
L’amaro fa digerire davvero? È una domanda che si pongono in tanti e che circola da anni. A spiegare come stanno le cose con chiarezza è il biologo nutrizionista Simone Gabrielli, che su Cookist guida i lettori tra falsi miti e soluzioni reali per affrontare le grandi abbuffate festive o i pranzi domenicali. Chiamatelo amaro, digestivo o con qualunque altro nome, ma la sostanza non cambia: secondo l’esperto bere alcol dopo un pasto abbondante non aiuta la digestione. Anzi, rischia di peggiorarla. “È come aggiungere benzina a un fuoco che già brucia nello stomaco”. Secondo Gabrielli, l’alcol non ha alcuna funzione digestiva: al contrario, irrita le pareti dello stomaco, favorendo il reflusso e la risalita dei succhi gastrici. Il famoso sollievo che molti associano al bicchierino di liquore è soltanto un’illusione momentanea dovuta al calore dell’alcol. Una sensazione effimera, che lascia presto spazio ai fastidi e al bruciore.
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Acqua e bicarbonato: un altro falso rimedio
Alla domanda “l’amaro fa digerire” se ne associa anche un’altra, identica, relativa ai classici rimedi della nonna, come acqua e bicarbonato. Anche in questo caso, Gabrielli chiarisce che non funzionano. Il motivo è chimico: il bicarbonato è basico, il limone contiene acido citrico, e quando si uniscono reagiscono producendo acqua e anidride carbonica. Nulla che aiuti davvero a digerire. Neppure assumere bicarbonato da solo o in pastiglie effervescenti è utile: ridurre l’acidità dello stomaco, infatti, rallenta la digestione invece di favorirla, perché proprio quell’acido serve a scomporre i cibi.
Cosa fare davvero per digerire meglio
Se non sono gli amari o i rimedi casalinghi la risposta, allora cosa funziona davvero? Il nutrizionista Gabrielli consiglia in primo luogo di non esagerare con le quantità di cibo. Importante è masticare lentamente e bene, per alleggerire il lavoro dello stomaco. Altro alleato prezioso è l’acqua, che favorisce il rimescolamento e diluisce il contenuto gastrico. Una tisana calda non zuccherata può essere un buon aiuto naturale. Infine, un po’ di spazio lo merita il caffè, che stimola la digestione in modo lieve: bene quindi un espresso, ma senza cadere nella trappola dell’“ammazzacaffè”.