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Shock nella famiglia reale, proprio lui è accusato di 32 reati: “10 anni di galera”. Mai successo prima

Pubblicato: 18/08/2025 17:34

Conosciuto come “Little Marius”, Hoiby era già finito sotto i riflettori della giustizia dopo l’arresto del 4 agosto 2024 per un’aggressione alla sua fidanzata. Da quell’episodio, l’inchiesta si è estesa, portando a un vero terremoto giudiziario: già a giugno erano stati ipotizzati 23 reati, inclusi tre stupri. La portata delle accuse e la notorietà del protagonista hanno reso il caso uno dei più discussi nella storia recente del paese.

Le vittime e le prove raccolte

Marius Borg Hoiby, primogenito della principessa ereditaria norvegese Mette-Marit, è al centro di uno scandalo giudiziario che sta scuotendo profondamente la Norvegia. Il 18 agosto 2025 il procuratore Sturla Henriksbø ha annunciato la chiusura dell’indagine contro Hoiby, formalizzando ben 32 capi d’accusa tra cui spiccano quattro accuse di stupro, violenze, abusi in relazioni intime, violazioni della libertà personale e registrazioni non consensuali.

Secondo il procuratore Andreas Kruszweski, il numero di vittime coinvolte si aggira tra le 15 e le 20 donne, una cifra che testimonia la gravità delle contestazioni. Le prove sono state raccolte grazie a messaggi, testimonianze dirette e analisi dei dispositivi elettronici. Tutto ciò costituisce la base dell’impianto accusatorio. La notizia ha immediatamente attirato l’attenzione pubblica, alimentando un dibattito acceso sulla responsabilità e sull’immagine della famiglia reale norvegese.

La difesa di Hoiby e la reazione della casa reale

La difesa di Marius Borg Hoiby ha chiarito che il giovane prende molto seriamente le accuse, sebbene neghi la maggior parte dei reati, in particolare quelli riguardanti la violenza sessuale. La monarchia norvegese, fedele al suo tradizionale riserbo, ha fatto sapere che il caso segue il suo iter giudiziario senza rilasciare ulteriori dichiarazioni. Il silenzio ufficiale della famiglia reale non ha comunque impedito un’ondata di reazioni pubbliche e mediatiche sul futuro dell’istituzione monarchica in Norvegia.

Chi è Marius Borg Hoiby: una vita tra corte e scandali

Senza titolo nobiliare, ma sempre vicino all’ambiente reale, Hoiby è il figlio che la principessa Mette-Marit ha avuto prima di sposare il principe Haakon. La sua storia personale è segnata da episodi difficili: problemi di dipendenza dalla cocaina, un furto nella residenza reale Skaugum e feste che avrebbero creato tensioni all’interno della famiglia. Le accuse attuali sono considerate tra le più gravi mai affrontate dalla giustizia norvegese e sono state paragonate a quelle del tristemente noto caso Julio Kopseng.

Ogni reato contestato comporta pene diverse, alcune delle quali possono arrivare fino a 15 anni di carcere per i singoli episodi di stupro. Tuttavia, secondo le prime stime legali, l’insieme delle imputazioni potrebbe portare a una condanna fino a 10 anni di reclusione, come riportato da Leggo.it.

Un colpo all’immagine della monarchia norvegese

Lo scandalo che coinvolge Marius Borg Hoiby non solo mette in discussione la sua figura personale, ma rappresenta un duro colpo per la reputazione della monarchia norvegese, storicamente considerata un modello di sobrietà ed etica pubblica. Si tratta di una delle crisi reputazionali più gravi per la casa reale in tempi moderni, sollevando interrogativi sulla fiducia dei cittadini e sull’immagine pubblica della famiglia.

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