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Mari e laghi più inquinati d’Italia: ecco quali sono. La mappa del 2025 di Legambiente

Pubblicato: 18/08/2025 13:29
mari più inquinati

Ogni estate, le vele di Goletta Verde e Goletta dei Laghi solcano le acque italiane come sentinelle silenziose, portando con sé un’unica missione: raccontare lo stato di salute dei nostri mari e dei nostri bacini interni. Anche nel 2025 il responso non lascia spazio a dubbi: se da un lato resistono località virtuose, dall’altro restano ancora troppi tratti costieri e lacustri segnati da forti criticità. E allora: quali sono i mari più inquinati d’Italia? E i laghi? Le zone più delicate sono spesso le stesse, anno dopo anno: foci di fiumi e canali che riversano scarichi non depurati direttamente in mare. È qui che le percentuali di inquinamento si impennano, macchiando soprattutto le coste tirreniche – dalla Liguria alla Calabria – senza però risparmiare alcuni tratti dell’Adriatico e dello Ionio. E nemmeno i laghi escono indenni: sulle sponde piemontesi del Lago Maggiore e su quelle lombarde del Garda, i dati hanno registrato superamenti preoccupanti dei limiti di legge.
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La fotografia dei mari dell’estate 2025

Secondo il monitoraggio condotto tra giugno e agosto, oltre un terzo dei 388 campioni analizzati ha rivelato concentrazioni di batteri fecali superiori ai limiti consentiti. Le percentuali più alte si registrano proprio nei punti più vulnerabili, le foci: qui, nel 54% dei casi, l’acqua è risultata “fortemente inquinata”. La classificazione utilizzata è semplice ma implacabile:
Inquinato (giallo): quando almeno uno dei parametri supera i valori limite fissati dalla normativa (Enterococchi > 200 ufc/100 ml e/o Escherichia coli > 500 ufc/100 ml);
Fortemente inquinato (rosso): quando i valori superano di oltre il doppio la soglia.
Come dicevamo, sul Tirreno la situazione resta la più complessa:
Liguria: su 21 campioni, oltre la metà ha superato i limiti. Tra i casi peggiori, la foce del torrente Recco e quella del Rio San Siro, a Santa Margherita Ligure.
Toscana: sei campioni su dieci fuori norma, soprattutto tra Grosseto, Livorno e Lucca. L’unica nota positiva arriva da Pisa, dove i controlli all’Arno e al canale scolmatore di Calambrone hanno dato esito regolare.
Lazio: la metà dei punti monitorati ha rivelato valori oltre la soglia, con episodi particolarmente gravi lungo il litorale tra Anzio e Nettuno.
Campania: più della metà dei campioni “sporchi”, soprattutto a Mondragone, Torre del Greco ed Ercolano.
Calabria tirrenica: criticità diffuse nelle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Ionio, Adriatico e isole: se l’Adriatico sembra tenere meglio, lo stesso non si può dire di alcune zone dello Ionio, come a Isola di Capo Rizzuto, dove il canale a ridosso del castello ha restituito valori da “fortemente inquinato”. In Abruzzo, Molise e Sicilia i problemi restano legati soprattutto alla depurazione insufficiente.

Laghi: tra promossi e bocciati

Non solo la lista dei mari più inquinati, le Goletta dei Laghi hanno puntato i riflettori sui bacini interni. E cosa è emerso?
Piemonte e Lombardia: criticità per il Lago Maggiore e per alcuni tratti del Garda, con valori oltre le soglie.
Veneto: bilancio positivo, con i laghi di Santa Croce e del Mis insigniti delle prestigiose 5 Vele di Legambiente e Touring Club Italiano.

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Ultimo Aggiornamento: 18/08/2025 13:48

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