
È con profondo cordoglio e un senso di vuoto che l’Italia si stringe intorno al ricordo di Pippo Baudo, uno dei pilastri indiscussi della televisione italiana. La notizia della sua scomparsa, all’età di 89 anni, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di milioni di spettatori che per decenni lo hanno considerato una presenza familiare, quasi un membro della famiglia. La scelta di allestire la camera ardente presso il Teatro delle Vittorie di Roma non è casuale: questo luogo, simbolo di innumerevoli successi televisivi, è il palcoscenico ideale per l’ultimo, commosso saluto del pubblico a un artista che ha trasformato il modo di fare televisione.
La sua carriera, lunga e costellata di successi, è stata un inno all’intrattenimento di qualità, capace di unire intere generazioni di italiani. La figura di Baudo non era solo quella di un presentatore, ma di un vero e proprio talent scout, un mentore che ha saputo lanciare nel firmamento dello spettacolo volti e talenti che oggi rappresentano il gotha della nostra cultura popolare.
La grandezza di Pippo Baudo non si misurava solo in termini di share o di numero di edizioni del Festival di Sanremo condotte, ma nella sua capacità di forgiare un’identità televisiva unica. La sua era una televisione fatta di rigore, di eleganza e di una profonda professionalità. Ha saputo interpretare e anticipare i cambiamenti della società, portando sul piccolo schermo temi, linguaggi e personaggi che hanno segnato epoche. I suoi programmi, da Canzonissima a Fantastico, sono diventati veri e propri appuntamenti imperdibili, momenti di festa collettiva che scandivano il ritmo della vita delle famiglie italiane. Baudo ha saputo innovare costantemente, senza mai tradire la sua anima artistica. Ha saputo essere un ponte tra la televisione del passato e quella del futuro, rimanendo sempre attuale, sempre amato. La sua eredità, per questo, va ben oltre i singoli programmi: è un’eredità di stile, di passione e di dedizione assoluta al mestiere.
10.20 – Arriva Katia Ricciarelli
Katia Ricciarelli è arrivata prestissimo alla camera ardente: non è sfuggito il commovente abbraccio con Tiziana, figlia di Baudo.
09.30 – Arriva Mara Venier
Le prime ore di apertura della camera ardente sono state segnate dall’arrivo di volti noti del mondo dello spettacolo, a testimonianza del profondo legame che Baudo ha saputo costruire nel corso della sua lunga carriera. Tra i primi a giungere, avvolta nel dolore, è stata Mara Venier, una figura che ha con lui un legame speciale e profondo. La sua presenza, discreta e commossa, simboleggia l’affetto che i suoi colleghi nutrivano per lui. Molti di loro lo consideravano un maestro, un amico, un punto di riferimento. Le loro testimonianze, raccolte dai media, dipingono un ritratto di un uomo generoso, carismatico e, soprattutto, di un professionista instancabile. Il suo esempio ha ispirato intere generazioni di conduttori e autori. La sua capacità di unire il rigore del lavoro con un’umanità sincera e contagiosa è uno degli aspetti che i suoi collaboratori ricordano con maggiore affetto e nostalgia.
L’ultimo saluto nella sua terra
Il percorso dell’ultimo viaggio di Pippo Baudo si concluderà nella sua amata terra d’origine. I funerali si terranno mercoledì nella sua città natale, Militello in Val di Catania, in Sicilia. Questa scelta, carica di significato, riporta Pippo Baudo alle sue radici, in un luogo che ha sempre portato nel cuore e che ha omaggiato in molteplici occasioni. È un ritorno a casa, un ultimo gesto d’amore verso la terra che lo ha visto nascere e crescere, prima di spiccare il volo verso una carriera stellare. L’evento sarà l’occasione per la sua comunità e per tutti coloro che lo hanno amato e stimato di rendergli l’ultimo, sentito omaggio, unendo il dolore per la perdita al ricordo di una vita straordinaria, dedicata interamente all’arte e al pubblico. La sua figura rimarrà per sempre impressa nella memoria collettiva, non solo come il “re” della televisione, ma come un pezzo insostituibile della storia e dell’anima dell’Italia.