
C’erano ancora i tavolini di plastica sparsi lungo la strada quando gli spari hanno squarciato la quiete di una domenica mattina. La gente del quartiere racconta di aver sentito un rombo improvviso, seguito da urla e dal fuggi fuggi generale. In pochi secondi, la piazza che fino a poco prima ospitava chiacchiere e risate si è trasformata in un campo di panico, con corpi riversi sull’asfalto e la polvere sollevata dalle auto in fuga.
Il video circolato sui social mostra l’arrivo del commando: uomini incappucciati, abiti neri, movimenti rapidi e coordinati. Nessuno scambio di parole, solo la freddezza di un’esecuzione pianificata. Tra le vittime, un ex agente di polizia che conosceva bene le dinamiche della strada, e un uomo noto con il soprannome di Rasta, indicato come figura di spicco nel mondo criminale locale. Le indagini, per ora, non hanno portato ad arresti.
Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo armato è arrivato a bordo di più veicoli e ha aperto il fuoco senza esitazione contro un gruppo di persone radunate in strada. L’attacco è stato rapido e violento: sette persone hanno perso la vita, tra cui un ex agente di polizia e il presunto leader criminale conosciuto come Rasta. Le autorità non escludono che l’azione fosse mirata a colpire figure specifiche legate al controllo del territorio.
La polizia ha confermato di non aver ancora effettuato arresti, mentre le immagini diffuse online potrebbero rivelarsi cruciali per le indagini. I filmati mostrano chiaramente gli aggressori incappucciati, vestiti interamente di nero, che scendono dai mezzi e sparano a ripetizione prima di dileguarsi. L’episodio si inserisce in un contesto di crescente violenza legata al narcotraffico e al controllo delle rotte criminali nella regione.