
La notte era silenziosa, interrotta soltanto dal ronzio lontano di qualche automobile. Poi, d’improvviso, le fiamme hanno squarciato il buio, arrampicandosi lungo le finestre di un edificio residenziale. I vicini sono stati svegliati da urla disperate e dal crepitio del fuoco, scendendo in strada in cerca di risposte, con lo sguardo rivolto verso il bagliore che stava divorando il secondo piano della palazzina.
In mezzo alla confusione, un uomo diretto al lavoro non ha esitato un istante. Ha lasciato la propria auto e, correndo verso l’edificio avvolto dal fumo, è riuscito a trascinare fuori una persona, sfidando il calore e le fiamme che ormai si erano propagate. Ma all’interno era rimasta una giovane donna, intrappolata in camera da letto. Solo l’intervento dei vigili del fuoco, chiamati a combattere contro il tempo, ha permesso di estrarla dalla casa ormai devastata.
Morta la giovane ustionata nell’incendio

Non ce l’ha fatta la 28enne rimasta gravemente ustionata nell’incendio divampato nella serata di domenica in un’abitazione di Rivalta, in viale Cadore. La ragazza, soccorsa dai vigili del fuoco e trasportata d’urgenza con l’elicottero al Cto di Torino, è deceduta nelle ultime ore a causa delle gravissime ferite riportate. Il padre, Giancarlo Magnarello, 67 anni, era stato messo in salvo dal vigilante che per primo si era precipitato verso le fiamme. L’uomo è ora ricoverato all’ospedale di Rivoli per intossicazione da fumo, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Le indagini sulle cause del rogo
Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio sarebbe partito dalla cucina dell’alloggio al secondo piano. Il padre della giovane era riuscito a fuggire immediatamente, mentre la figlia è rimasta intrappolata nella sua stanza, senza possibilità di mettersi in salvo. L’abitazione è stata posta sotto sequestro e l’intera palazzina è stata dichiarata inagibile, in attesa di ulteriori verifiche.