Vai al contenuto

Il dolore di Katia Ricciarelli per la morte di Pippo Baudo: “Così ho scoperto che era morto”

Pubblicato: 19/08/2025 17:28

Pippo Baudo si è spento a 89 anni a Roma, lasciando un vuoto profondo nel mondo della televisione italiana e nel cuore di milioni di spettatori. La notizia della sua scomparsa ha scosso il panorama dello spettacolo nazionale, suscitando commozione e messaggi di cordoglio da parte di colleghi, amici e fan che lo hanno amato per decenni.

La sua morte rappresenta la fine di un’epoca: Baudo, nato a Militello in Val di Catania, è stato il volto di programmi storici della Rai e una figura centrale per la cultura pop italiana. In questi giorni, il Teatro delle Vittorie di Roma, luogo simbolo delle sue trasmissioni, è diventato il punto di raccolta per chi vuole rendergli omaggio.

Un addio che coinvolge un intero Paese

La camera ardente allestita a Roma ha visto una partecipazione incessante: da volti noti dello spettacolo a semplici cittadini, tutti hanno voluto salutare Baudo con fiori, ricordi e applausi. Il suo legame con il pubblico è rimasto immutato, testimoniando quanto il conduttore siciliano sia stato un riferimento umano e professionale per generazioni di artisti e telespettatori.

Il funerale si terrà nella sua terra d’origine, a Militello, come da sua volontà. Un ultimo viaggio che unisce idealmente la sua carriera alla sua storia personale, chiudendo il cerchio di una vita spesa tra il palco e la famiglia.

Katia Ricciarelli: il dolore e la delusione

Tra le tante voci che si sono espresse in questi giorni di lutto, quella di Katia Ricciarelli si distingue per emozione e sincerità. La soprano ha raccontato il proprio dispiacere per il modo in cui ha saputo della morte dell’ex marito. In un’intervista a La Verità, ha spiegato: “Ho saputo che era morto perché mi sono arrivati sul cellulare un paio di messaggi che dicevano: ‘ci dispiace molto per Pippo’. Era morto e non me l’avevano detto. L’ho trovata una cosa molto cattiva”.

Ricciarelli non potrà partecipare ai funerali in Sicilia per ragioni di salute, ma ha voluto ricordare Baudo con le parole: “Me lo voglio ricordare com’era quando ci siamo sposati lì, nel 1986”. Un messaggio che sottolinea l’intensità di un legame umano che va oltre il tempo e le difficoltà.

Un addio tra commozione e amarezza

Il giorno dopo la notizia, Katia Ricciarelli si è recata alla camera ardente al Teatro delle Vittorie, accompagnata da Mara Venier. In quel momento di grande sofferenza, la cantante ha incontrato Dina Minna, storica segretaria di Baudo, e non ha nascosto la sua amarezza: “Le ho detto: ‘Telefonarmi no?’ E lei niente. Mi ha detto che per lei Pippo era come suo padre. Anche l’avvocato Giorgio Assumma non mi ha detto niente”.

Nonostante il dolore e le parole dure, Ricciarelli ha voluto chiarire di non voler trasformare questa vicenda in una polemica: avrebbe solo voluto ricevere la notizia dalla segretaria o dalla figlia di Baudo. Il sentimento che prevale è quello di una profonda perdita, per un uomo che ha rappresentato una parte fondamentale della sua vita privata e professionale.

Un lutto che unisce e fa riflettere

La morte di Pippo Baudo non lascia indifferente nessuno. Il suo ricordo vive nei programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana e nell’affetto di chi lo ha conosciuto. Oggi, il suo addio diventa occasione di riflessione per l’intera comunità, chiamata a non dimenticare l’importanza di valori come rispetto, vicinanza e memoria.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure