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Gelato al latte materno, il nuovo gusto fa discutere: come l’hanno fatto, è shock

Pubblicato: 19/08/2025 14:29

Una recente iniziativa nel mondo della gelateria, che ha visto la nascita di un gusto al “latte materno”, sta animando un acceso dibattito e polarizzando l’opinione pubblica. C’è chi la considera una semplice, seppur efficace, operazione di marketing, e chi invece ne riconosce una geniale intuizione. Indipendentemente dalle diverse posizioni, è indubbio che questa creazione stia generando un notevole clamore, estendendosi ben oltre la sua città di origine, New York.

La collaborazione e il concept

Questo nuovo gusto, che ha catturato l’attenzione mediatica, è il risultato di una collaborazione tra Frida, un’azienda che si occupa di prodotti per la genitorialità, e OddFellows, una gelateria artigianale newyorkese rinomata per le sue proposte insolite e audaci. Nonostante l’ondata di popolarità attuale, il gelato non è una novità assoluta. Era già stato lanciato, in edizione limitata, all’inizio dell’anno, scatenando un tale interesse e una tale mole di reazioni da spingere i produttori a estendere la disponibilità del prodotto a livello nazionale negli Stati Uniti, rendendolo acquistabile online.

Il recente rilancio è stato sostenuto da un’intensa campagna sui social network, caratterizzata da un tono volutamente ironico. Uno dei post che ha riscosso maggior successo ritrae un’autobotte recante la scritta a caratteri cubitali “Breast Milk Ice Cream” (Gelato al Latte Materno), accompagnata dallo slogan “Taste it for yourself” (Assaggialo tu stesso). Questa strategia ha alimentato la curiosità e, di conseguenza, la domanda che tutti si pongono: questo gelato contiene veramente latte umano? La risposta a questa domanda, che ha tenuto col fiato sospeso i più, è decisamente negativa.

Gli ingredienti e il sapore

In una nota ufficiale, l’azienda Frida ha chiarito che il prodotto non contiene latte umano. Si tratta, in realtà, di una ricostruzione aromatica pensata per riprodurne il sapore. La lista degli ingredienti, infatti, conferma questa dichiarazione: il gelato è composto da latte vaccino, panna, latte scremato in polvere, zucchero, destrosio, tuorli d’uovo, sciroppo di zucchero invertito, gomma di guar, aroma di caramello salato, sciroppo di miele, colostro bovino liposomiale, oltre a coloranti e conservanti. Secondo i produttori, il risultato è un gusto descritto come “dolce, un po’ salato, cremoso, con note di miele e di colostro”, distinguibile anche per una particolare sfumatura gialla.

Disponibilità e costo

Il gelato al “latte materno” è attualmente disponibile per l’acquisto sul sito ufficiale di Frida, ma con un’importante limitazione: è offerto fino a esaurimento scorte. Il prezzo di una vaschetta, che ha una capacità di poco meno di mezzo litro, è di 12,99 dollari (circa 11 euro), ma l’acquisto minimo prevede due vaschette. Tra il 5 e il 10 agosto, il gusto è stato anche il protagonista di un evento pop-up a Brooklyn, presso la sede di OddFellows, dove sono state distribuite porzioni gratuite. L’iniziativa ha attratto numerosi curiosi, ansiosi di provare questa insolita creazione.

Il significato dietro l’operazione

Frida ha spiegato che l’idea alla base di questa audace iniziativa nasce dalla crescente attenzione culturale nei confronti dell’esperienza dell’allattamento e dal fascino che il latte materno ha sempre esercitato. Un fascino che, come rivelato da recenti studi, si estende anche a temi scientifici come la scoperta di microplastiche al suo interno. Negli ultimi anni, la popolarità di questo argomento è stata alimentata anche da diverse celebrità, tra cui Kourtney Kardashian, Ashley Graham e Coco Austin, che hanno parlato pubblicamente di aver provato il proprio latte. Questi episodi virali hanno contribuito a creare un terreno fertile per un’operazione di marketing che mira a trasformare un tabù in un prodotto commerciale. Come sottolineato da Frida, “Assaggiare il proprio latte materno non è una novità”, e questo “amore diffuso” per l’argomento è stato la principale fonte di ispirazione per la creazione di questo gusto controverso.

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