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Meccanico rimane schiacciato dalla ruota di un tir mentre la cambia: orrore totale in Italia

Pubblicato: 19/08/2025 17:54

Le lancette dell’orologio sembravano essersi fermate quel giorno, sospese in un’aria immobile e tesa. Per il meccanico, il frastuono del traffico sulla provinciale era la colonna sonora di una vita intera, un rumore costante che aveva imparato a decifrare e ad ignorare. Ogni bullone serrato, ogni motore ascoltato, era un capitolo di una storia fatta di mani sporche di grasso e di soddisfazione per un lavoro ben fatto.

Quel pomeriggio, la sua attenzione era totalmente concentrata sul gigantesco TIR, un mastodonte di metallo che sembrava aver ceduto alla fatica. Sollevare quel peso con i cric era un gesto che aveva ripetuto mille volte, una sequenza di movimenti precisi e calcolati, un ballo silenzioso tra uomo e macchina. Ma quel giorno, qualcosa è andato storto. Non c’era un’allerta, un presagio, solo il suono secco e improvviso di un cedimento che ha squarciato il silenzio, trasformando la tranquillità di una routine in un istante fatale. Un momento che si è impresso nella memoria di chi ha assistito, un monito doloroso e silenzioso, impresso sull’asfalto di una strada come tante.

Meccanico muore schiacciato dal tir

È con profondo dispiacere che si apprende della tragica scomparsa di un meccanico di 65 anni, vittima di un fatale incidente sul lavoro avvenuto in provincia di Lecce. La dinamica dell’accaduto, sebbene ancora oggetto di accertamenti, restituisce un quadro di grande drammaticità, riaprendo il dibattito, mai sopito, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle misure di protezione per chi opera in contesti ad alto rischio. L’evento luttuoso si è consumato su una strada provinciale, un luogo che, per la sua natura, amplifica i pericoli e rende più complessi gli interventi di soccorso, soprattutto quando si tratta di mezzi pesanti. La vita dell’uomo si è spezzata mentre svolgeva il suo mestiere, una routine quotidiana trasformata in tragedia da un imprevisto meccanico che, in una frazione di secondo, ha cancellato anni di esperienza e di dedizione.

L’incidente si è verificato sulla strada provinciale che collega le località di Miggiano e Taurisano. L’uomo, un professionista di 65 anni, stava lavorando su un Tir rimasto in panne, intento a sostituire una delle ruote del mezzo pesante. Questo tipo di operazione, sebbene di routine per un meccanico esperto, richiede l’utilizzo di attrezzature specifiche e la massima attenzione. In questo caso, uno dei cric impiegati per sollevare il mezzo articolato ha ceduto improvvisamente. Questo malfunzionamento, o la rottura strutturale dell’attrezzo, ha innescato una reazione a catena fatale. Il camion, perdendo il suo punto di appoggio, si è sbilanciato in modo repentino e violento.

L’impatto fatale e i tentativi di soccorso

A causa dello sbilanciamento improvviso, il mezzo ha colpito in pieno il meccanico. L’impatto ha raggiunto la testa dell’uomo, provocandogli un trauma cranico gravissimo e una ferita profonda. Le conseguenze della violenza dell’impatto sono state devastanti e immediate. Nonostante la gravità della situazione, i soccorsi sono stati allertati tempestivamente e l’uomo è stato trasportato d’urgenza in ospedale. Tuttavia, le sue condizioni sono apparse sin da subito disperate, rendendo vano ogni tentativo da parte del personale medico di salvargli la vita. La sua morte, annunciata dopo il ricovero, ha segnato la fine di un’esistenza dedicata a un mestiere che conosceva e amava, ma che, in quel giorno, gli si è rivelato fatale.

La sicurezza sul lavoro e la necessità di prevenzione

Questa tragedia ripropone con forza l’annoso problema della sicurezza sul lavoro in Italia. Ogni anno, troppe vite vengono spezzate a causa di incidenti che, in molti casi, potrebbero essere evitati. La sicurezza non riguarda solo i grandi cantieri o le fabbriche, ma ogni singolo contesto lavorativo, compresi gli interventi su strada. La manutenzione degli strumenti, la formazione continua sui rischi specifici e l’adozione di protocolli operativi rigidi sono elementi fondamentali per prevenire simili tragedie. L’incidente di Lecce è un tragico promemoria del fatto che il lavoro, anche quello più comune, nasconde insidie che richiedono un costante impegno collettivo, da parte delle istituzioni, delle aziende e dei lavoratori stessi, per garantire la tutela della vita e dell’integrità fisica. La scomparsa del meccanico di 65 anni è una perdita che non deve cadere nell’oblio, ma fungere da monito per un futuro in cui la sicurezza sia davvero la priorità assoluta.

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