Vai al contenuto

“Non mi piace farlo in Italia”. Meloni, fuori onda imbarazzante alla Casa Bianca. Cosa ha detto a Trump

Pubblicato: 19/08/2025 10:18

Le dichiarazioni della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Donald Trump, emerse da fuorionda, hanno sollevato un ampio dibattito sul suo rapporto con la stampa italiana. Questi due episodi, in particolare, sono stati interpretati come rivelatori di una certa insofferenza o, quantomeno, di un approccio cauto e selettivo nei confronti dei media del suo Paese.

Il primo siparietto

Il primo siparietto si è consumato quando il presidente finlandese Alexander Stubb si è meravigliato della disponibilità di Trump a confrontarsi con i giornalisti presenti a Washington per il vertice sulla guerra russo-ucraina. La reazione di Meloni è stata tanto diretta quanto sorridente, quasi complice con l’ex presidente statunitense. Le sue parole, “Io invece non voglio mai parlare con la stampa italiana”, sono state percepite da molti come un’ammissione sincera. Questo non è un semplice sfogo, ma un’espressione che va analizzata nel contesto più ampio della comunicazione politica. L’interazione con i media, per un leader, è una parte fondamentale del suo ruolo, ma è anche un terreno minato. Ogni parola, infatti, può essere strumentalizzata. La riluttanza di Meloni a un dialogo costante e aperto con la stampa nazionale potrebbe essere il risultato di una strategia comunicativa ben definita, che predilige canali più controllati, come i social network o le dirette video, dove il messaggio può essere veicolato con maggiore precisione e con meno rischi di “trappole” giornalistiche. È un approccio che riflette una tendenza globale. Molti leader moderni, infatti, preferiscono bypassare i media tradizionali, visti come filtri che possono distorcere o manipolare il loro messaggio, per rivolgersi direttamente ai cittadini.

La seconda confessione

Il secondo episodio, avvenuto durante una conferenza stampa, ha rafforzato questa percezione. Quando Trump ha chiesto ai presenti se volessero porre delle domande, la risposta sussurrata di Meloni, “Penso sia meglio di no, siamo troppi e andremmo troppo lunghi”, non è stata solo una questione di tempismo o di fretta. Dietro questa frase si nasconde la difficoltà nel gestire un parterre di giornalisti che possono porre domande scomode. Questo atteggiamento rivela una volontà di mantenere il controllo della narrazione, evitando domande che potrebbero far emergere divisioni interne o che non sono strettamente correlate al tema dell’incontro. La politica moderna, soprattutto ad alto livello, si basa sempre più sulla gestione meticolosa dell’immagine e del messaggio, e ogni deviazione da questa linea può essere vista come un rischio.

Riflessioni sul rapporto tra politica e stampa

Gli episodi, presi nel loro complesso, mettono in luce le complesse dinamiche che governano il rapporto tra il potere politico e il quarto potere. La stampa, in una democrazia, ha il ruolo cruciale di garantire la trasparenza e di porre il potere di fronte alle sue responsabilità. Tuttavia, l’evoluzione del giornalismo e la velocità del ciclo delle notizie hanno reso questo rapporto più conflittuale. Per un politico, ogni dichiarazione è un’occasione per guadagnare consenso, ma anche per perdere credibilità. I fuorionda di Meloni, quindi, non sono solo un aneddoto, ma un sintomo di una relazione tesa, se non di sfiducia, tra l’esecutivo e una parte della stampa. Questo non significa necessariamente che la stampa sia ingiustamente ostile o che il politico sia ingiustificatamente diffidente. Significa, piuttosto, che il gioco della comunicazione politica si è fatto più complesso e che le strategie per gestirlo sono in continua evoluzione. Meloni sembra aver scelto una strada che privilegia la diretta e controllata comunicazione piuttosto che l’interazione aperta e imprevedibile con i giornalisti.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure