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“È stata lei, la vip”. Pippo Baudo, è successo alla camera ardente: gravissimo, si scopre solo ora

Pubblicato: 20/08/2025 08:28

Per due giorni il Teatro delle Vittorie a Roma si è trasformato in un luogo di raccoglimento. La camera ardente di Pippo Baudo, allestita per consentire l’ultimo saluto al grande conduttore, ha visto sfilare centinaia di persone comuni e tantissimi volti noti dello spettacolo e della musica. Tra i presenti si sono riconosciuti Gigi Marzullo, Giorgia, Laura Pausini, Gloria Guida, Katia Ricciarelli, Mara Venier, Lorella Cuccarini, Fiorello, Eros Ramazzotti, Max Giusti, Fabrizio Moro, i Jalisse e Lino Banfi.

Alcuni hanno preferito restare in silenzio davanti alla bara, altri si sono commossi e hanno parlato ai giornalisti, ricordando la figura di Baudo. Qualcuno, però, sembra aver colto l’occasione per affrontare anche temi lavorativi.

Una trattativa inaspettata

Secondo quanto riportato da Dagospia, nel via vai di artisti e dirigenti, una persona si sarebbe avvicinata al direttore generale della Rai, Roberto Sergio, non solo per rendere omaggio al grande presentatore scomparso ma anche per parlare di lavoro:
“Alla camera ardente di Pippo Baudo, un fiume di vip e svippati vari si mette in fila per ricordare Baudo e, con l’occasione, mostrare e pubblicizzare se stessi. C’è anche chi ronza intorno a Roberto Sergio fino a intavolare una trattativa”.

A confermare l’episodio con ulteriori dettagli è stato il giornalista del Corriere della Sera Fabrizio Roncone, che ha raccontato di una conduttrice la quale avrebbe discusso con Sergio dell’opportunità di guidare un nuovo programma, previsto per il prossimo 15 settembre.

Il racconto dal Corriere

Roncone ha descritto con precisione l’atmosfera all’interno del teatro:
“Il feretro è al centro, chiuso. Una cassa di legno chiaro, semplice. Un cuscino di rose rosse. Compare Fiorello accompagnato dalla moglie Susanna Biondo, ha gli occhi lucidi. Prova a trattenersi. Non resiste. E, con la mano davanti al viso, si scioglie in un pianto breve, composto. Roberto Sergio, il direttore generale della Rai, gli prende il braccio e glielo stringe”.

Il giornalista ha poi aggiunto che Sergio era seduto accanto alla bara, con vicino Carlo Conti, la consigliera di amministrazione Simona Agnes e altri dirigenti dell’azienda. Tra i presenti figuravano anche Pigi Diaco, Alessio Orsingher, Flavio Insinna e Michele Guardì, che ha baciato la bara prima di unirsi al gruppo.

La scena della proposta

È in questo contesto che sarebbe avvenuto il dialogo sorprendente:
“Una signora bionda gli ronza intorno fino a intavolare una vera e propria trattativa. Sergio: «Sul serio il 15 settembre vuoi condurre tu?». E lei: «Sì, mi piacerebbe…». «Sei proprio sicura?». Lei, accorata (e di spalle a Pippo): «Sì sì…». Così Sergio prende il cellulare e scrive qualcosa, non si capisce bene se è un whatsapp diretto a qualche capostruttura o a boh, la Rai è un luogo fantastico, come il programma che Pippo Baudo condusse con grande successo”.

Il tutto è accaduto mentre colleghi e amici di Baudo si avvicinavano al feretro per salutare la figlia Tiziana e Dina Minna, storica assistente e figura fondamentale nella vita del conduttore.

Il paradosso dell’omaggio

La camera ardente di Baudo avrebbe dovuto essere esclusivamente un momento di raccoglimento e memoria. Eppure, davanti al feretro di uno dei giganti della televisione italiana, è parso inevitabile che si parlasse ancora di tv, di progetti e di palinsesti.

Tra commozione sincera e gesti più pragmatici, la scena raccontata dai giornalisti restituisce l’immagine di un mondo televisivo che continua a girare anche nelle circostanze più solenni. Un riflesso del carisma e dell’influenza che Pippo Baudo ha avuto per decenni, al punto che il suo nome e la sua eredità sembrano intrecciarsi con qualsiasi discorso sul futuro del piccolo schermo. In fondo, è come se la presenza di Pippo imponesse ancora, anche in assenza, la centralità della televisione nella vita pubblica italiana.

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