
Il virus West Nile continua a far registrare vittime nel Lazio. Nelle ultime ore si contano due nuovi decessi: un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti, e una donna di 87 anni di Cassino, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta martedì 19. Entrambi i pazienti presentavano già gravi patologie pregresse, ma gli accertamenti hanno confermato la positività al virus.
Con questi due casi, il bilancio regionale sale a dodici morti dall’inizio dell’estate.
I nuovi casi confermati
Secondo l’ultimo aggiornamento diffuso dallo Spallanzani, sono stati rilevati otto nuovi casi di infezione, due dei quali con sindrome neurologica, cinque con febbre da West Nile e un donatore asintomatico individuato grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue. Una conferma, sottolinea la Regione, dell’efficacia del sistema di controllo sulla sicurezza delle trasfusioni.
I nuovi casi sono stati registrati a Cassino, Latina, Gaeta e Norma, con una concentrazione nella provincia pontina.
Il quadro nel Lazio
Il virus, trasmesso dalle punture di zanzare infette, sta colpendo soprattutto soggetti fragili e anziani, in linea con i dati nazionali. Gli esperti invitano a mantenere alta l’attenzione, soprattutto nelle aree costiere e nelle zone con acqua stagnante, dove proliferano le zanzare.
Le autorità sanitarie ribadiscono l’importanza della prevenzione, con misure semplici ma efficaci: utilizzo di repellenti, zanzariere, e la rimozione di ristagni d’acqua in giardini e balconi.