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Bollette, arriva il cambio del fornitore di luce in 24 ore: cosa cambia, da quando e come fare

Pubblicato: 21/08/2025 14:34
Cambio fornitore luce

Il passaggio al mercato libero dell’energia sta causando non pochi problemi agli utenti italiani. Molti infatti hanno scelto un fornitore ma si sono trovarti male, o hanno visto triplicati i costi, e per recedere dai contratti e scegliere un’altra azienda non è così facile come dovrebbe. Per questo si sta mettendo a punto un piano per velocizzare il tutto. Addirittura in 24 ore. L’idea di un cambio di fornitore di luce e energia elettrica a un altro in sole 24 ore può sembrare molto allettante, ma in realtà non è proprio così. Come spiega Altroconsumo, la proposta di Arera non prevede uno switch immediato: il termine di “24 ore” indica infatti il tempo concesso ai fornitori – quello che si lascia e quello con cui si sottoscrive il nuovo contratto – per completare le pratiche tecniche necessarie al cambio. Per le famiglie, i tempi reali si ridurranno a circa tre settimane, un miglioramento significativo rispetto agli attuali due mesi, anche se non istantaneo.
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Tralicci elettricità

Cosa cambia (anche per la bolletta)

Dal punto di vista dei consumatori, il vantaggio è evidente: se una tariffa diventa poco conveniente, sarà possibile cambiarla più rapidamente, evitando di restare bloccati a lungo e continuare a pagare cifre più alte. Questo rende il mercato più dinamico, premiando chi sa confrontare le offerte in maniera consapevole. Il nuovo sistema dovrebbe partire nel 2026, ma non esiste ancora una data ufficiale. Mancano infatti alcuni passaggi tecnici da definire, per cui sarà necessario attendere ancora qualche mese dall’inizio dell’anno prima di vedere i primi cambiamenti concreti. Nonostante ciò, per i consumatori la prospettiva è già positiva: sapere che presto i tempi di cambio si accorceranno aumenta la fiducia nella possibilità di scegliere liberamente l’operatore più conveniente.

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Un mercato più competitivo

Immaginiamo un utente che scopre che la propria tariffa non è più tra le più economiche: oggi deve attendere fino a due mesi prima di passare realmente al nuovo fornitore, continuando a pagare di più. Con le nuove regole, invece, il passaggio avverrà in circa 21 giorni, con un impatto più immediato sulla spesa. Inoltre, un mercato più flessibile stimola la concorrenza tra le aziende, che saranno spinte a proporre tariffe e condizioni migliori per attrarre clienti. Il taglio dei tempi non comporta la perdita di tutele. Resta valido il diritto di ripensamento: entro 14 giorni dalla firma di un nuovo contratto, il consumatore può annullare tutto e tornare con il vecchio fornitore senza costi. Per ora la riforma riguarda soltanto l’energia elettrica. Nessuna modifica è invece prevista per il settore gas, che continuerà a seguire le tempistiche attuali.

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