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Imane Khelif, colpo di scena dopo la notizia del ritiro: le parole dell’atleta

Pubblicato: 21/08/2025 08:03

«Non combatte più». Con queste parole, affidate al quotidiano francese Nice-Matin, l’ex manager Nasser Yesfah ha annunciato il presunto addio al ring di Imane Khelif, pugile algerina e campionessa olimpica a Parigi 2024. Una notizia che ha fatto rapidamente il giro del mondo, ma che la diretta interessata ha respinto con fermezza. Su Facebook, Khelif ha chiarito: «Yesfah non mi rappresenta più in alcun modo. Non ho mai annunciato il mio ritiro dalla boxe. Rimango impegnata nella mia carriera sportiva, mi alleno regolarmente tra Algeria e Qatar in preparazione dei prossimi eventi».

L’atleta, protagonista di uno dei casi più discussi delle Olimpiadi parigine per il match contro l’azzurra Angela Carini, continua quindi a restare nell’occhio del ciclone. Le polemiche sui test di genere, che l’hanno già esclusa da competizioni come la Eindhoven Box Cup, si intrecciano a momenti complessi della sua vita personale. Secondo il Nice-Matin, Khelif «non ha lasciato solo Nizza, ma anche il mondo del pugilato, almeno temporaneamente», mentre il suo ex club, la Boxe Nizza Azzurra, lamenta di essere stato tagliato fuori dopo l’esplosione della sua popolarità post-Olimpiadi.

Sul futuro della campionessa pesa un’incognita: da un lato, i programmi di rientro annunciati per il 2025; dall’altro, i dubbi di chi la conosce bene e sostiene che abbia abbandonato gli allenamenti per dedicarsi soprattutto a sponsor e viaggi. «Se dovesse diventare professionista, sarà comunque sottoposta agli stessi test», ha aggiunto Yesfah, lasciando intendere che il nodo principale resti proprio quello della conformità ai regolamenti sul genere.

Intanto, anche per Angela Carini, l’altra protagonista delle polemiche olimpiche, il momento è difficile: esclusa dal raduno della Nazionale in vista dei Mondiali, la pugile campana vive una fase di incertezza, così come l’azzurra Irma Testa, pure assente dalla lista, che però ha ribadito di non pensare ancora al ritiro. Un quadro che alimenta ulteriormente il giallo sul futuro del pugilato femminile internazionale, sospeso tra risultati sportivi, nuove regole e tensioni irrisolte.

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