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Maltempo in Italia: “Stato di calamità”, tutto allagato e città in tilt

Pubblicato: 21/08/2025 18:27

Allerta maltempo in Veneto: piogge torrenziali, strade impraticabili e sottopassi trasformati in trappole d’acqua stanno mettendo a dura prova la regione. In queste ore, la provincia è sotto scacco, con i vigili del fuoco impegnati in una vera e propria corsa contro il tempo. Ben oltre quindici interventi sono già stati effettuati, con più di venti pompieri e cinque squadre in azione per riportare la normalità, soprattutto dove il traffico cittadino è paralizzato e decine di automobilisti sono rimasti bloccati tra acqua e detriti.

Le immagini che arrivano dai comuni colpiti parlano chiaro: la situazione è critica e l’emergenza non sembra destinata a rientrare a breve.

Sottopassi impraticabili e traffico in crisi

Il maltempo non dà tregua e le richieste di soccorso continuano a crescere. Tecnici regionali e squadre della Protezione Civile sono già all’opera per mappare i danni più gravi, monitorando costantemente ogni evoluzione. Il quadro resta teso: le previsioni meteorologiche non fanno sperare in un miglioramento, anzi, l’instabilità potrebbe portare nuovi temporali nelle prossime ore.

In queste ore di apprensione, la priorità è la sicurezza delle persone e la viabilità, mentre si cerca di limitare i disagi e dare risposte tempestive a chi si trova in difficoltà.

Zaia dichiara lo stato di emergenza regionale

Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha ufficializzato la dichiarazione di Stato di Emergenza Regionale. “I tecnici regionali sono già al lavoro per un primo censimento dei danni e delle aree colpite dalle violente piogge che stanno interessando il Veneto. Mentre prosegue il lavoro, anche delle squadre di protezione civile sul campo, ho dichiarato lo Stato di Emergenza Regionale legato a questa fase di maltempo”, ha spiegato Zaia.

La sua decisione arriva mentre il monitoraggio prosegue senza sosta, con l’obiettivo di garantire assistenza e di non lasciare nessuna zona senza supporto.

Tutta la comunità in prima linea

Zaia ha anche precisato che il monitoraggio continuerà nelle prossime ore e che il fascicolo resterà aperto fino al termine dell’emergenza. L’obiettivo è verificare passo dopo passo gli effetti delle perturbazioni e garantire il massimo supporto ai territori più danneggiati.

Nel frattempo, dal veneziano arrivano immagini impressionanti: strade come fiumi, scantinati invasi dall’acqua e cittadini impegnati con pompe idrauliche e sacchi di sabbia per cercare di difendere le proprie case. Una routine ormai troppo familiare che riporta al centro il tema della fragilità idrogeologica del Veneto.

Soccorritori al lavoro, occhi puntati sul cielo

La macchina dei soccorsi si è attivata senza perdere tempo, con squadre operative giorno e notte. Ma resta l’incognita: le prossime ore saranno decisive e la paura di nuovi nubifragi tiene tutti con il fiato sospeso, in una situazione che resta fragile e in continua evoluzione.

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