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Uccisa e abbandonata nel bosco: il video che incastra il compagno, agghiacciante

Pubblicato: 21/08/2025 00:16

Aveva confidato alla madre la sua decisione: denunciare finalmente quell’uomo che da tempo la maltrattava. Era il suo compagno, il padre dei suoi tre figli. Poi, d’improvviso, il silenzio. Nessuna risposta più alle chiamate, nessun messaggio. E poche ore dopo la scomparsa, il ritrovamento del corpo senza vita, nascosto in un bosco.

La vittima è Sheylla Gutiérrez, 33 anni, originaria del Perù. Viveva da due anni a Los Angeles insieme al compagno, Jossimar Cabrera, 36 anni, con cui si era trasferita negli Stati Uniti nel 2023 per costruire un futuro migliore. Proprio l’uomo è ora il principale sospettato dell’omicidio: secondo le ricostruzioni, avrebbe ucciso la donna dopo che lei lo aveva minacciato di rivolgersi alla polizia per denunciare le continue violenze domestiche.

L’arresto e i figli messi in salvo

Dopo la morte della donna, Cabrera era tornato in Perù insieme ai tre figli, nel tentativo di sfuggire alla giustizia. Il suo viaggio si è però interrotto il 16 agosto, quando la polizia è riuscita a fermarlo e a metterlo in stato di arresto. I bambini sono stati immediatamente portati in salvo e affidati alle cure delle autorità competenti.

Il video decisivo

La svolta investigativa è arrivata grazie a un video di sorveglianza: nelle immagini si vede un uomo, riconducibile a Cabrera, trascinare un grande sacco. Quel sacco, secondo gli inquirenti, è lo stesso in cui è stato poi rinvenuto il cadavere di Sheylla. Un dettaglio che ha rafforzato l’accusa nei confronti del 36enne, ora in carcere in attesa di processo.

Le ultime parole

Determinanti anche le dichiarazioni della madre della vittima. In una delle ultime telefonate ricevute, Sheylla le avrebbe confidato la decisione di denunciare il compagno: «Non ce la faccio più, mamma. Oggi presenterò una denuncia». Quelle furono le ultime parole. Poche ore dopo, la giovane donna non rispondeva più al telefono.

L’omicidio ha scosso profondamente la comunità peruviana di Los Angeles, dove la famiglia si era trasferita con la speranza di un futuro diverso. Un futuro spezzato da un dramma di violenza di genere che ora resta affidato alla giustizia americana.

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