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Draghi al veleno: “Evaporata l’illusione di un’Europa che conta”

Pubblicato: 22/08/2025 18:03

L’idea di un’Europa forte e centrale nello scacchiere internazionale, capace di contare grazie al proprio peso economico, sembra ormai appartenere al passato. È questo il messaggio lanciato da Mario Draghi nel suo atteso intervento al Meeting di Rimini, dove l’ex premier ha tracciato un bilancio severo sul ruolo dell’Unione Europea nello scenario globale.

Secondo Draghi, per troppo tempo si è creduto che la dimensione del mercato europeo, con i suoi 450 milioni di consumatori, fosse sufficiente a trasformarsi in potere politico e geopolitico. Una convinzione che, a suo giudizio, si è rivelata un’illusione. “Quest’anno – ha detto – sarà ricordato come quello in cui questa illusione è evaporata”.

Le critiche di Draghi agli equilibri internazionali

Nel suo discorso, l’ex presidente del Consiglio ha richiamato alcuni episodi che hanno segnato profondamente la percezione del ruolo europeo. In primo luogo, i dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti, storico alleato e primo partner commerciale dell’Unione, che hanno mostrato i limiti della capacità di Bruxelles di far valere le proprie posizioni.

Draghi ha poi ricordato come l’Europa sia stata spinta dallo stesso alleato ad aumentare la spesa militare, un passo che, seppur forse inevitabile, è stato compiuto secondo modalità che “non riflettono pienamente l’interesse dell’Europa”.

Un’Europa chiamata a ridefinirsi

Il suo intervento ha rappresentato non solo una critica, ma anche un monito. Per Draghi, l’Europa non può più cullarsi nell’illusione che la sola forza economica garantisca influenza e sicurezza. È necessario, ha sottolineato, ridefinire priorità e strumenti per affrontare un mondo che appare sempre più dominato dalle logiche di potenza e dalla competizione geopolitica.

Con il suo discorso, Draghi ha acceso il dibattito su quale direzione l’Unione Europea debba intraprendere per tornare a essere protagonista e non semplice spettatrice nelle grandi partite globali.

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