
Il caso di Garlasco continua a rappresentare una delle vicende di cronaca nera più discusse in Italia, con sviluppi e nuove indagini che catturano l’attenzione pubblica a distanza di anni dal delitto. La complessità della vicenda ha reso necessaria una serie di approfondimenti tecnico-scientifici per chiarire elementi ancora controversi, dalle dinamiche della scena del crimine alle modalità dell’aggressione. In questo contesto, ogni nuova perizia può fornire indizi decisivi e rivelare dettagli che in precedenza erano sfuggiti agli investigatori.
Negli ultimi mesi, le autorità hanno deciso di riesaminare con attenzione la scena e le tracce rinvenute, affidando l’incarico a esperti di livello internazionale. L’obiettivo è ricostruire con maggiore precisione le fasi dell’aggressione e valutare eventuali discrepanze nei precedenti accertamenti. La riapertura dell’indagine porta con sé anche il confronto tra diverse tecniche forensi, che potrebbero far luce su punti ancora irrisolti e contribuire a definire nuove piste investigative.
In arrivo importanti novità

Fra settembre e ottobre sono attese novità importanti sulle indagini relative alla morte di Chiara Poggi. La Procura di Pavia ha affidato alla professoressa Cristina Cattaneo il riesame medico-legale della salma, con l’obiettivo di chiarire aspetti ancora controversi del delitto avvenuto nel 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia. In particolare, saranno approfonditi dettagli come il peso della vittima, calcolato in maniera approssimativa, che potrebbe fornire riferimenti cruciali per determinare l’orario del decesso. La difesa di Alberto Stasi, guidata dall’avvocato Antonio De Rensis, nutre aspettative di colpi di scena, anche grazie all’impiego della BPA.
Le nuove indagini sono state commentate ieri sera a Zona Bianca su Rete4, con particolare attenzione all’utilizzo della Bloodstain Pattern Analysis (BPA). La tecnica, ormai riconosciuta in ambito forense, permette di studiare forma, dimensione, posizione e distribuzione delle macchie di sangue per ricostruire la dinamica dei crimini. Nel caso di Chiara Poggi, l’integrazione della BPA con tecnologie avanzate come laser scanner, droni e modellazione 3D ha consentito di ottenere una ricostruzione tridimensionale molto precisa della villetta dove si è consumato il delitto, anche in assenza di testimoni diretti.
Con la professoressa Cattaneo può cambiare tutto
Cristina Cattaneo è nota per il suo contributo in casi celebri come Yara Gambirasio, Elisa Claps e le indagini sulle Bestie di Satana. La sua specializzazione permette di “far parlare i morti”, chiarendo meccanismi traumatici, possibili armi del delitto e altri dettagli medico-legali rilevanti. Fra gli aspetti che saranno verificati vi sono i tagli sulle palpebre, eventuali fratture e l’orario preciso della morte. La criminologa Flaminia Bolzan ha sottolineato come il riesame potrà chiarire anche le incongruenze presenti nella precedente relazione del professor Ballardini, come la natura del mezzo lesivo e un presunto foro sopra l’orecchio della vittima.
La BPA consente inoltre di determinare l’angolo e l’origine delle gocce di sangue, la posizione dell’aggressore e della vittima, e la sequenza degli eventi violenti. Nel delitto di Garlasco, questa tecnica ha già permesso di rilevare dettagli significativi, come un’impronta femminile e la possibile presenza di più persone durante l’aggressione, basandosi anche sui profili genetici rinvenuti. Nonostante non sia una scienza esatta, l’integrazione della BPA con altre tecniche investigative fornisce nuovi spunti e potrebbe cambiare il corso dell’inchiesta.
Possibile disumazione della salma
Secondo il conduttore Giuseppe Brindisi, il riesame della Cattaneo potrà chiarire se l’aggressione sia stata compiuta da una sola persona o più individui, considerando anche la presenza di diversi strumenti che potrebbero aver prodotto lesioni differenti. L’avvocato De Rensis ha aggiunto che i risultati della BPA, attesi per settembre, potrebbero confermare la presenza di più persone, e che il lavoro della professoressa Cattaneo potrebbe “blindare” questa risultanza, cambiando la storia del caso.
Una posizione più cauta arriva dall’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, l’altro indagato per il delitto. Lovati ha spiegato che la nomina di un ulteriore consulente medico-legale fa pensare a una possibile disumazione della salma, ma non ritiene che tali accertamenti possano influenzare la posizione del suo assistito. Secondo lui, il lavoro della Cattaneo sarà concentrato sugli elementi già disponibili e non aggiungerà elementi che possano compromettere la difesa.