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Israele: “A Gaza si apriranno le porte dell’inferno”

Pubblicato: 22/08/2025 10:20

La guerra tra Israele e Hamas entra in una fase ancora più drammatica. Il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato che il gabinetto di sicurezza ha approvato i nuovi piani operativi delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), dichiarando che a Gaza “si apriranno presto le porte dell’inferno”.

Secondo i media israeliani, le operazioni prevedono un’intensificazione delle manovre militari con fuoco nemico mirato, evacuazioni civili e avanzate via terra. Al 686° giorno di guerra, Katz ha ribadito che Hamas sarà colpito fino a quando non accetterà le condizioni poste da Israele: il rilascio di tutti gli ostaggi e il disarmo dell’organizzazione. “Se non accettano – ha avvertito – Gaza diventerà come Rafah e Beit Hanoun, già devastate dalle offensive passate”.

Netanyahu: “Negoziati immediati per la liberazione degli ostaggi”

Il primo ministro Benjamin Netanyahu, in parallelo, ha ordinato l’avvio di “negoziati immediati” per la liberazione degli ostaggi israeliani ancora detenuti nella Striscia. Ha tuttavia chiarito che, anche in caso di tregua, Israele manterrà il controllo militare su tutta Gaza, non lasciando spazi a un ritorno del potere di Hamas.

Il bilancio nella Striscia

Intanto il prezzo in vite umane continua a salire. Secondo quanto riportato da al-Jazeera, dall’alba di oggi almeno 30 palestinesi sono morti durante i bombardamenti e le operazioni militari israeliane. Solo a Gaza City si contano 24 vittime, mentre gli ospedali – già allo stremo – faticano a gestire l’arrivo dei feriti.

La crisi sembra quindi destinata ad aggravarsi ulteriormente, mentre la comunità internazionale segue con crescente preoccupazione l’evolversi di un conflitto che da quasi due anni non conosce tregua.

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