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Roberta Rei de Le Iene racconta il dolore della perdita: “Ho perso un figlio”

Pubblicato: 22/08/2025 09:05

Roberta Rei, volto noto del programma Le Iene, ha affidato ai suoi social un racconto che ha colpito profondamente il pubblico: nel giorno del suo quarantesimo compleanno, la giornalista ha condiviso il dolore per la perdita di un figlio a causa di un aborto spontaneo al quarto mese. Un messaggio sincero, capace di toccare migliaia di persone e accendere una riflessione su un tema spesso taciuto.

La vita, a volte, si diverge dagli attesi sentieri di gioia, lasciando spazio a una realtà fatta di dolore e fragilità. È con queste parole che Roberta Rei ha scelto di rompere il silenzio, aprendo una finestra sulla sua esperienza personale, carica di sofferenza ma anche di speranza.

La forza delle inchieste e il volto umano di Roberta Rei

Roberta Rei, napoletana classe 1981, è considerata una delle firme più autorevoli de Le Iene, dove si è distinta per inchieste coraggiose e una presenza energica in video. Dietro il suo rigore professionale si nasconde però una donna capace di mostrare anche la propria vulnerabilità: non davanti alle telecamere, ma tramite un post sui social, ha raccontato la sua sofferenza più intima.

Questa testimonianza arriva in un momento in cui, superata la soglia dei tre mesi di gravidanza, Roberta si sentiva finalmente pronta a condividere la gioia. Ma la felicità si è trasformata improvvisamente in un dolore viscerale, come lei stessa racconta.

Un dolore che si fa pubblico e condiviso

Sul suo profilo Instagram, la giornalista ha scritto: “È stato il periodo più difficile di sempre. Improvvisamente incinta, improvvisamente felice come mai nella vita.” Parole che trasmettono tutto il peso di una perdita improvvisa, vissuta al termine di un percorso che sembrava ormai sicuro. “La natura ha scelto per te e il dolore più grande. Viscerale, anche quello, dei più forti mai provati.” Se tutto fosse andato bene, oggi Roberta sarebbe già al settimo mese.

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Il momento più duro: la sofferenza invisibile

In uno dei passaggi più intensi, Roberta Rei descrive il momento vissuto in ospedale: “Ho visto quello schermo, quell’immagine distesa, come dormiente, non la toglierò più dalla testa. Non avrei dovuto guardare, non avrebbero dovuto farmi guardare.” Un racconto che mette in luce la solitudine e la crudezza di un lutto silenzioso, spesso nascosto. La giornalista precisa come, tra le grida di gioia delle altre donne in sala parto, il suo dolore fosse ancora più insopportabile: “Erano dei coltelli che si infilavano nello stomaco.”

Queste parole trasformano una sofferenza personale in una testimonianza collettiva, dando voce a chi spesso vive in silenzio drammi simili.

Un messaggio di vicinanza e speranza per tutte le donne

Roberta Rei non si limita a raccontare il dolore, ma lancia anche un messaggio di solidarietà e supporto: “Se c’è una cosa che posso dire alle donne a cui succede e che custodiscono in silenzio questo dolore è che dovete abbracciarvi. E dovete chiedere aiuto. Io non ci sono riuscita subito.”

L’appello è rivolto anche a chi sta vicino a chi soffre: “A chi vi sta intorno dico abbracciatele sempre. Ci vuole tanto tempo per rimarginare questo tipo di ferite, datevelo questo tempo.” La giornalista esprime gratitudine verso chi le ha offerto sostegno, sottolineando quanto sia importante non sentirsi sole.

Abbracciare la fragilità, guardare avanti

Dopo aver riflettuto a lungo, Roberta Rei ha deciso di condividere la sua storia con un intento preciso: “Se lo faccio è perché voglio abbracciarvi tutte. Spero davvero che il mio abbraccio vi arrivi.” Oggi, consapevole della sua fragilità, la giornalista invita tutte le donne a non nascondersi e a prendersi il tempo necessario per guarire, ricordando che “si può essere fragili, non c’è da nasconderlo, anche questo ho imparato”.

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