
È stato un pomeriggio come tanti, un flusso incessante di lamiere e vite che scorrono. All’improvviso, il rombo di un motore che perde il controllo, un impatto violento, il suono sordo della carrozzeria che si accartoccia contro il guardrail. Un attimo prima due persone erano in viaggio, con i loro pensieri e le loro destinazioni. L’attimo dopo, il mondo si è rovesciato. L’auto si è trasformata in una trappola contorta, bloccando i suoi occupanti al suo interno.
Sullo sfondo, il rumore delle sirene si è fatto sempre più vicino, spezzando la routine di un’autostrada. Intorno, il traffico si è fermato, le persone si sono affacciate dai finestrini delle proprie auto, spettatori attoniti di una tragedia che si è consumata in una frazione di secondo. La strada, di solito un luogo di passaggio, si è trasformata in teatro di un dramma personale e collettivo.
Le cause dell’incidente e i soccorsi
Il drammatico incidente è avvenuto sulla Tangenziale Ovest di Milano, all’altezza di Assago. La dinamica dell’incidente è tutt’altro che chiara e gli investigatori stanno lavorando per fare piena luce sull’accaduto. Tra le ipotesi al vaglio della Polizia Stradale, non si esclude che il conducente possa aver perso il controllo del mezzo a causa di un malore improvviso. Questa possibilità, purtroppo frequente in contesti di guida, potrebbe spiegare la perdita di direzionalità senza apparente motivo. Un’altra pista investigativa riguarda un’eventuale manovra azzardata di un altro veicolo, che avrebbe costretto il conducente della Ford Tourneo a una sterzata brusca, fatale per il controllo del mezzo. Le testimonianze dei presenti e i rilievi tecnici saranno fondamentali per svelare la verità.
L’impatto con il guardrail è stato di una violenza tale da non lasciare scampo all’uomo al volante, Hans van Kanel, turista svizzero originario di Berna. Egli ha perso la vita nonostante i tempestivi soccorsi. La sua compagna, una 38enne, è stata invece trasportata in ospedale in condizioni serie ma stabili, e resta in osservazione. La prontezza dei soccorsi, che hanno visto l’intervento di Vigili del Fuoco, due ambulanze e l’elisoccorso, ha permesso di estrarre i due occupanti dall’abitacolo e di prestare le prime cure, sebbene per l’uomo ogni tentativo di rianimazione si sia rivelato inutile.

La gestione del traffico e i disagi
L’incidente ha avuto un impatto immediato e di vasta portata sulla viabilità. La Tangenziale Ovest, una delle arterie più congestionate di Milano, è stata parzialmente chiusa per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi, generando un effetto domino che ha paralizzato il traffico per ore. Le code, in direzione A9, si sono allungate fino a otto chilometri, causando ritardi e disagi per migliaia di automobilisti. Il rallentamento si è propagato anche alla Tangenziale Est e alla A1, trasformando un tratto di strada in un gigantesco ingorgo. La circolazione è tornata alla normalità solo nel tardo pomeriggio, verso le 18:30, dopo che la carreggiata è stata messa in sicurezza e liberata dai detriti. La Polizia Stradale, oltre a svolgere i rilievi per chiarire la dinamica, ha dovuto gestire il flusso veicolare, un’operazione complessa che ha richiesto coordinamento e pazienza. L’incidente ha riacceso i riflettori sulla sicurezza stradale e sull’importanza di una guida attenta e responsabile.
Le indagini in corso e la necessità di chiarezza
Le indagini per accertare le esatte responsabilità e le cause del sinistro sono ancora in corso. La Polizia Stradale ha un compito delicato: ricostruire ogni singolo istante di quanto accaduto, raccogliendo testimonianze e analizzando ogni dettaglio tecnico. È cruciale capire se ci sono state negligenze, se un malore ha giocato un ruolo fatale o se un’azione esterna ha innescato la tragedia. L’obiettivo è offrire risposte ai familiari della vittima e alla donna ferita, ma anche prevenire futuri incidenti simili. La strada, specialmente in contesti di traffico intenso come le tangenziali milanesi, richiede una costante vigilanza e il rispetto delle norme, ma anche la capacità di affrontare l’imprevisto. Questo tragico evento ci ricorda che, nonostante tutti i progressi tecnologici e le misure di sicurezza, il fattore umano rimane il più imprevedibile e, a volte, il più vulnerabile.