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Luca Sinigaglia, tragedia senza fine: “Impossibile raggiungerlo”

Pubblicato: 23/08/2025 17:41

La missione di recupero di Luca Sinigaglia, il cinquantenne alpinista milanese morto il 15 agosto sul Podeba Peak in Kirghizistan, è stata sospesa a tempo indeterminato a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Sinigaglia aveva perso la vita nel tentativo di salvare l’amica russa Natalia Nagovitsyna, rimasta bloccata a 7.200 metri con una gamba fratturata.

Secondo il portavoce del ministero delle Emergenze kirghiso, Adil Chargynov, “tutti gli alpinisti e gli esperti concordano che purtroppo Nagovitsyna non sia più viva“. Le temperature notturne sulla vetta raggiungono i 30 gradi sotto lo zero, con raffiche di vento e tempeste di neve che rendono impossibile l’avvicinamento.

La squadra di soccorso italiana

Il coordinatore delle operazioni da terra, Manuel Munari, ha spiegato: “Oggi l’elicottero non partirà. La situazione è in stand by, sta diventando buio e il meteo non migliora“. Dall’Italia, la Farnesina segue la vicenda con attenzione e mantiene contatti con le autorità kirghise e i familiari.

La squadra di soccorso italiana, composta da Munari, Mario Sottile e Michele Cucchi, è pronta al decollo, ma serve l’autorizzazione del governo kirghiso, che non è ancora arrivata. Come spiega l’alpinista Agostino Da Polenza, storico capo spedizione in Himalaya e Karakorum, “la priorità resta il recupero del nostro connazionale, poi eventualmente quello della collega russa“.

L’avvistamento con il drone

Nonostante l’ultimo avvistamento di Nagovitsyna, registrato tre giorni fa da un drone, la salita rimane impossibile. Dmitry Grekov, responsabile del campo base del Picco della Vittoria, conferma: “Sappiamo dove si trova l’alpinista russa, ma non possiamo raggiungerla“.

La missione iniziale con otto alpinisti kirghisi aveva già dovuto affrontare un atterraggio d’emergenza a 4.000 metri, a testimonianza di quanto sia estremo e pericoloso il contesto. La tragedia sul Podeba Peak ha mosso la solidarietà del mondo dell’alpinismo, che si è messo allopera nella speranza che prima o poi sarà possibile recuperare i corpi delle vittime.

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