
La stagione estiva 2025 si conferma drammatica per chi ama la montagna. Gli ultimi dati del Soccorso alpino evidenziano un aumento preoccupante degli incidenti escursionistici, molti dei quali mortali. Tra giugno e luglio quasi cento persone hanno perso la vita mentre cercavano di raggiungere le cime italiane, con una media di quasi tre decessi al giorno dall’inizio dell’estate.
Secondo Simone Alessandrini del Corpo nazionale del Soccorso alpino, rispetto allo scorso anno si è registrato un incremento del 15-20% negli incidenti. Molti interventi sono stati causati da malori improvvisi, ma le prime cause restano scivolamenti, spesso dovuti a scarpe inadatte o momenti di disattenzione. Incidenti legati a imperizia, incoscienza o semplice fatalità rappresentano ancora la maggioranza dei soccorsi.
Rischi sottovalutati

La montagna non è un ambiente esente da pericoli. Molti escursionisti affrontano percorsi complessi senza la preparazione adeguata, spinti dal desiderio di ottenere foto o video da condividere sui social. Alessandrini sottolinea come la scelta di scarpe non idonee, abbigliamento leggero come magliette di cotone o pantaloncini, e l’assenza di acqua rappresentino comportamenti ad alto rischio. Studiare l’itinerario prima di partire e dotarsi del giusto equipaggiamento può fare la differenza tra la vita e la morte.
Strumenti per la sicurezza degli escursionisti

Per supportare la sicurezza degli escursionisti, da alcuni anni è disponibile l’app gratuita Georesq, che consente di inviare un allarme al Soccorso alpino, indicando posizione e percorso in tempo reale. L’auspicio degli esperti resta quello di sensibilizzare i turisti e gli amanti della montagna sull’importanza di affrontare i sentieri con attenzione, rispetto dei limiti personali e consapevolezza dei rischi.