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Italia in lutto, muore l’uomo che ha scritto la storia del Paese: “Ha cambiato tutto”

Pubblicato: 24/08/2025 20:37

Il mondo degli studiosi ha spesso trovato la sua forza nella capacità di trasformare il silenzio della storia in racconti vivi e comprensibili a tutti. Ogni scoperta, ogni frammento riportato alla luce, diventa un ponte tra il passato e il presente, un modo per ricostruire le vite di chi ci ha preceduto. Alcuni studiosi hanno saputo farlo con dedizione instancabile, lasciando un segno indelebile non solo nella ricerca, ma anche nella memoria collettiva.

Tra le figure che hanno contribuito a riscrivere intere pagine della storia antica, vi sono personalità che hanno saputo coniugare passione, rigore e intuizione. Il loro lavoro non si è limitato alla scienza, ma ha avuto un impatto culturale e umano, arricchendo intere comunità e valorizzando patrimoni che il tempo aveva sepolto.

L’archeologo che cambiò la storia di Ercolano

È in questo solco che si inserisce la figura di Giuseppe Maggi, morto a 95 anni nella sua casa di Napoli. Archeologo di fama internazionale, ha legato il suo nome in modo indissolubile agli scavi di Ercolano, dove con un approccio innovativo ha rivoluzionato la comprensione degli ultimi istanti di vita degli abitanti travolti dall’eruzione del Vesuvio. Convinto che la città non fosse stata evacuata, contrariamente a quanto creduto in passato, guidò la riscoperta del porto e il ritrovamento dei resti delle vittime.

Il ricordo delle istituzioni

In una nota congiunta, il Parco Archeologico di Ercolano e il Museo Archeologico di Napoli hanno espresso cordoglio: “Maggi ha dedicato con passione e competenza la sua carriera alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio. Resta indelebile il lavoro svolto presso l’Antica spiaggia di Ercolano, luogo simbolico che porta il segno del suo impegno e della sua visione scientifica”.

Parole di riconoscenza anche da parte di Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei Italiani, e Francesco Sirano, delegato alla direzione del Parco Archeologico, che hanno sottolineato come “la memoria di Giuseppe Maggi rimarrà parte integrante della storia dei luoghi in cui ha prestato servizio, così come del più ampio panorama dell’archeologia italiana”.

Il cordoglio di Ercolano

Non sono mancate le parole del sindaco dimissionario di Ercolano, Ciro Buonajuto, che ha voluto ricordare Maggi come “figura di riferimento per gli scavi, capace di trasformare la nostra città antica in un laboratorio di memoria collettiva”.

Buonajuto ha sottolineato la portata delle sue scoperte straordinarie e il suo carattere umano: “La sua passione, il suo rigore e quell’ironia gentile hanno segnato un’epoca. Il grande onore di averlo conosciuto resterà sempre con me”.

Con la scomparsa di Giuseppe Maggi, il mondo dell’archeologia italiana perde una delle sue voci più autorevoli, ma resta il patrimonio delle sue intuizioni che hanno reso immortale la memoria di Ercolano e delle sue vittime.

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