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Latte crudo e bambini: l’allarme di Bassetti sui rischi per la salute

Pubblicato: 24/08/2025 09:51
Bassetti lancia l’allarme

Latte crudo e bambini, un mix potenzialmente pericoloso. L’aria di montagna e la ricerca di sapori autentici spingono sempre più famiglie a scegliere prodotti tradizionali durante le vacanze, attratti dal fascino del “naturale” e dalla voglia di vivere esperienze genuine. Tuttavia, questa tendenza può nascondere insidie spesso sottovalutate, soprattutto quando si parla di alimentazione infantile.

In vacanza, tra sagre, mercatini e locali tipici, ci si confronta con specialità locali sconosciute alla routine quotidiana. Un semplice errore di valutazione può trasformare l’entusiasmo in rischio concreto per la salute dei più piccoli, come dimostra un caso recente che ha riacceso il dibattito sui pericoli del latte crudo e dei suoi derivati.

Un caso che fa riflettere: neonato grave dopo aver consumato formaggio contaminato

Latte crudo, rischi

Basta una piccola quantità di formaggio contaminato da Escherichia coli per scatenare conseguenze gravissime. Lo ha vissuto una famiglia del Bellunese: il loro neonato è stato ricoverato in condizioni serie all’ospedale di Padova, dopo aver sviluppato una sindrome emolitico-uremica (Seu) a seguito dell’assunzione di questo alimento.

Grazie all’intervento tempestivo e all’utilizzo dell’eculizumab, un anticorpo monoclonale, i medici sono riusciti a ridurre la necessità di dialisi, offrendo nuove prospettive rispetto al passato. Ma il caso rimane un campanello d’allarme sulla sicurezza dei prodotti caseari non pastorizzati.

Altri casi in Italia: latte crudo e infezioni nei bambini

Matteo Bassetti

L’episodio non è isolato. In Trentino, un bambino di 9 anni è stato ricoverato per un’infezione intestinale verosimilmente collegata al consumo di Puzzone di Moena prodotto con latte crudo. Il lotto, come da prassi, è stato subito ritirato. Sempre nel Trentino, a Cortina d’Ampezzo, una bimba di un anno ha sviluppato la Seu dopo aver mangiato formaggio Saporito della Val di Fassa, anch’esso ritirato per contaminazione da STEC.

La cronaca e i dati: decessi e casi in aumento

Ci sono stati anche episodi tragici. In Puglia, tra il 2014 e il 2018, si sono verificati diversi decessi di bambini per Seu correlati al consumo di latte non pastorizzato: un bimbo di 18 mesi nel 2014, altre due bambine nel 2017 e una nel 2018, tutte decedute a causa di complicanze legate all’infezione.

I dati nazionali sono preoccupanti: ogni anno si registrano tra 60 e 70 casi pediatrici di Seu, spesso legati a formaggi a latte crudo. Nel 2022, anno record, sono stati segnalati 91 casi, di cui 89 in età infantile. L’infettivologo Matteo Bassetti ha spiegato con chiarezza i rischi e suggerito comportamenti prudenziali fondamentali.

Latte crudo: perché è rischioso per i bambini

Il professor Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, sottolinea con fermezza: «Nei bambini il consumo di latte crudo e dei prodotti che ne derivano è fortemente sconsigliato. Se non sottoposto a bollitura il rischio di infezione da parte di alcuni batteri è molto elevato e le conseguenze sono davvero molto gravi».

Secondo Bassetti, «la Seu Shigatossina-associata è la forma più comune e si manifesta dopo una diarrea, spesso emorragica, causata dall’infezione da specifici batteri, in particolare Escherichia coli che producono la shiga-tossina». Una malattia insidiosa, principale causa di insufficienza renale acuta nei bambini, che può portare anche a complicanze neurologiche e cardiache, fino, nei casi peggiori, al decesso.

Prevenzione, informazione e regole per la sicurezza

Bassetti insiste: «Sono ormai parecchi mesi che metto in guardia dai rischi per i bambini del consumo di latte crudo e dei suoi derivati». L’unica vera arma è la prevenzione: «Per il momento l’eradicazione della malattia è affidata alla prevenzione dell’infezione che, essendo trasmessa per via alimentare, richiede attenzione nell’assunzione di solo latte e latticini pastorizzati».

Il Ministero della Salute ha diffuso nuove linee guida per il controllo dei ceppi di Escherichia coli produttori di Shiga tossine nei formaggi a latte crudo. Viene ribadita la necessità di etichettare questi prodotti con avvertenze specifiche per i bambini e per le categorie più vulnerabili, a tutela della salute pubblica.

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