
La quiete della sera era stata interrotta da un brontolio profondo, quasi impercettibile per alcuni, ma sufficiente a far sobbalzare chi aveva l’orecchio allenato ai sussulti della terra. Le luci delle case tremavano leggere, i vetri vibravano per un istante, e un silenzio irreale si era posato subito dopo, come se il tempo avesse trattenuto il fiato. Poi, di nuovo, un sussulto: breve, improvviso, capace di insinuare nel cuore di molti quella sensazione sottile che non lascia scampo, quella consapevolezza che qualcosa si sta muovendo sotto i propri piedi.
Chi era già a letto si è ritrovato sveglio di soprassalto, con la mente a fare i conti con un passato di scosse che hanno segnato storie e paure collettive. Alcuni hanno scrutato fuori dalle finestre, altri hanno afferrato i telefoni per capire se si trattava davvero di un terremoto. Nella memoria di tutti, la stessa domanda: quanto durerà?
Nella notte si è registrato uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. L’Osservatorio Vesuviano ha informato il Comune di Pozzuoli della conclusione dell’evento, iniziato alle 22:55 locali del 23 agosto 2025 (20:55 UTC). Lo sciame è stato composto, in via preliminare, da quattro scosse, tutte localizzate nella zona flegrea, con un valore massimo di magnitudo stimato in 2.4 ± 0.3.
Si ricorda che la definizione di inizio e fine di uno sciame sismico nei Campi Flegrei segue criteri scientifici precisi, basati sul numero e sull’intensità degli eventi registrati. Al momento non sono stati segnalati danni a persone o cose, ma la popolazione resta in allerta, complice la crescente attenzione che da mesi si concentra su quest’area ad alto rischio vulcanico e sismico.