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Entrano in camera e lo trovano morto, atroce: “Con una maschera antigas”, genitori sotto shock

Pubblicato: 25/08/2025 11:22

Una scena drammatica ha sconvolto una famiglia e l’intera comunità in un tranquillo pomeriggio di fine estate. Un giovane è stato trovato privo di vita nella propria abitazione, davanti al computer. A renderla ancora più inquietante, la presenza di una maschera antigas sul volto, elemento che ha subito fatto scattare interrogativi sulle possibili cause e circostanze del decesso.

Il dolore dei familiari si è unito all’intervento delle autorità, che hanno immediatamente avviato le indagini per far luce su quanto accaduto. Gli inquirenti stanno vagliando ogni ipotesi, senza escludere alcuna pista, e analizzando attentamente gli oggetti presenti nella stanza e i dispositivi elettronici del ragazzo.

Roseto degli Abruzzi, 27enne trovato morto con maschera antigas

Il dramma si è consumato nella serata di domenica 24 agosto a Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo. Un ragazzo di 27 anni è stato rinvenuto senza vita dai genitori nella propria camera, seduto alla scrivania e con una maschera antigas sul volto. Secondo le prime informazioni, attraverso il dispositivo avrebbe inalato un gas refrigerante. A nulla è servito l’intervento dei sanitari del 118: il giovane era già deceduto al loro arrivo.

Non sono stati rilevati segni di violenza esterna, né sul corpo né nell’ambiente circostante. La stanza era in ordine e non sono stati segnalati elementi riconducibili a un’aggressione o a un evento accidentale evidente.

Ipotesi social e indagini in corso

Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri del Reparto operativo di Teramo, stanno lavorando per chiarire le circostanze della morte. Il computer, il cellulare e altro materiale informatico sono stati posti sotto sequestro per essere analizzati. L’obiettivo è comprendere se dietro l’accaduto vi sia un gesto volontario, magari ispirato da sfide online o contenuti visti su social network o piattaforme di streaming.

Al momento, tuttavia, non ci sono conferme che colleghino direttamente la tragedia a una specifica “challenge”. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Teramo ed è a disposizione del sostituto procuratore Di Marco, che deciderà nelle prossime ore se disporre un’autopsia per determinare con esattezza le cause del decesso.

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