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Ex finanziere ucciso con la motosega, in macchina sgozzato: “Lui e il figlio…”. Dettagli atroci

Pubblicato: 25/08/2025 08:26

Un mistero avvolge la morte di Andrea Fiorelli. L’ex finanziere di 59 anni è stato trovato senza vita nel pomeriggio di venerdì 22 agosto a Terni, all’interno della sua auto parcheggiata nel garage di casa. Sul corpo una profonda ferita al collo che lascia pochi dubbi sulla violenza dell’episodio.

I carabinieri, giunti sul posto, hanno immediatamente avviato le indagini. Tra gli oggetti sequestrati figura una motosega, che potrebbe essere l’arma all’origine della ferita. Nel frattempo, i militari hanno già ascoltato familiari e testimoni, cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo.

Le tensioni familiari

Fiorelli era in pensione per motivi di salute e viveva con la moglie e il figlio di 24 anni. Proprio in casa, secondo alcune testimonianze raccolte dagli inquirenti, sarebbero state frequenti le liti, soprattutto tra padre e figlio.

Il nucleo familiare era composto anche da un’altra figlia, che però non abitava più con loro. La scoperta del corpo senza vita è avvenuta per mano del padre della vittima, Ottorino, 94 anni, che ha trovato il figlio in una pozza di sangue all’interno del garage. Un dettaglio che ha ulteriormente scosso la famiglia e che potrebbe rivelarsi importante nelle indagini.

Ipotesi investigative

Al momento, le forze dell’ordine non hanno escluso nessuna pista. Restano in piedi sia quella del suicidio che quella dell’omicidio, ma – secondo quanto riportato da Il Messaggero – è la seconda ipotesi a essere considerata con maggiore attenzione. Gli investigatori stanno cercando di capire se l’arma sequestrata, la motosega, sia effettivamente compatibile con la ferita riscontrata sul corpo dell’ex finanziere. Gli esiti dell’autopsia, attesa nei prossimi giorni, potranno chiarire la dinamica della morte.

Un contesto complesso

La figura di Andrea Fiorelli viene descritta da conoscenti e vicini come quella di un uomo segnato dai problemi di salute, ma anche da rapporti familiari non sempre semplici. Le tensioni domestiche, riportate da più testimoni, pesano ora sul quadro delle indagini e rendono più intricata la ricostruzione dell’accaduto. I carabinieri stanno vagliando testimonianze e alibi dei componenti della famiglia e delle persone più vicine all’ex militare della Guardia di Finanza. Ogni dettaglio, anche apparentemente secondario, potrebbe essere determinante per capire se si sia trattato di un gesto estremo o di un crimine maturato tra le mura domestiche.

Attesa per gli sviluppi

La comunità di Terni segue con sgomento gli sviluppi della vicenda. La morte di Fiorelli, avvenuta in circostanze tanto drammatiche, ha lasciato sgomento tra chi lo conosceva. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, consapevoli della delicatezza del caso. Le prossime ore, con l’arrivo dei primi riscontri medico-legali, potrebbero fare luce su una vicenda che al momento resta un vero e proprio giallo.

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