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Tutto il dolore del cardinale Parolin per Gaza: “Allibiti di fronte al raid sull’ospedale”

Pubblicato: 25/08/2025 18:30

Il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ha espresso profonda preoccupazione per il recente raid sull’Nasser Hospital di Gaza, che ha causato la morte di 20 persone. “Restiamo allibiti di fronte a quello che sta succedendo a Gaza, nonostante ci sia la condanna del mondo intero. È proprio un non-senso”, ha dichiarato Parolin, sottolineando l’incomprensibile escalation della violenza che continua a colpire i civili.

La crisi nella Striscia di Gaza, secondo il cardinale, non mostra segni di soluzione immediata. “Sembra che non ci siano spiragli di soluzione e sembra che la situazione diventi sempre di più complicata e sempre più precaria dal punto di vista umanitario, con tutte le conseguenze che vediamo quotidianamente”, ha aggiunto, parlando con i giornalisti a Napoli, durante le celebrazioni per la 75esima Settimana liturgica nazionale.

La gravità della situazione umanitaria

Il raid sull’ospedale ha provocato shock e indignazione a livello internazionale. Organizzazioni umanitarie e governi hanno denunciato l’attacco, evidenziando come i conflitti armati stiano aggravando la vulnerabilità della popolazione civile. Parolin ha richiamato l’attenzione sulla necessità di garantire la protezione dei civili, in particolare dei bambini e degli operatori sanitari, che quotidianamente rischiano la vita nell’assicurare cure mediche essenziali.

La comunità internazionale, secondo il segretario di Stato Vaticano, deve intensificare gli sforzi diplomatici per fermare la spirale di violenza e permettere un accesso sicuro agli aiuti umanitari. Il cardinale ha inoltre ricordato che le conseguenze di questi raid non riguardano solo le vittime immediate, ma hanno impatti duraturi sulla salute, sull’istruzione e sulla vita sociale della popolazione.

L’appello del Vaticano

Parolin ha evidenziato come il conflitto stia trasformando la Striscia di Gaza in una zona di crisi permanente, in cui ogni giorno cresce il bisogno di sostegno internazionale. Il Vaticano continua a monitorare la situazione da vicino e invita tutti gli attori coinvolti a rispettare il diritto internazionale e a proteggere le infrastrutture civili.

“La violenza non può essere la risposta”, ha sottolineato Parolin, ribadendo l’urgenza di avviare negoziati concreti e di costruire ponti di dialogo tra le parti in conflitto. Solo attraverso la cooperazione e la solidarietà internazionale sarà possibile alleviare le sofferenze della popolazione e creare le condizioni per una pace duratura.

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