
Tre scosse hanno fatto tremare l’Italia all’alba di oggi, 26 agosto 2025. I movimenti tellurici sono stati registrati in Sicilia e nel Lazio, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, senza però provocare danni a persone o cose.
Alicudi, terremoto di magnitudo 2.9
La prima scossa si è verificata alle 05:17 con epicentro nei pressi di Alicudi (Messina). L’INGV ha registrato un sisma di magnitudo 2.9 con ipocentro a 6.2 km di profondità. Secondo la scala Richter, «un evento sismico di magnitudo 2.9 è classificato come terremoto molto leggero e descritto nel modo seguente: generalmente non avvertito, ma registrato dai sismografi». Il sisma non è stato avvertito dalla popolazione, ma è stato rilevato dalle strumentazioni. Come sempre in questi casi, i sistemi di monitoraggio restano attivi per verificare eventuali repliche.
Scossa tra Cassino e Villa Santa Lucia
Poco dopo, alle 06:03, un’altra scossa ha interessato il Frusinate. L’epicentro è stato individuato tra Cassino e Villa Santa Lucia, con magnitudo ML 3.0 e profondità di 19 km. Anche in questo caso, l’INGV conferma che si tratta di un sisma di lieve entità. Non risultano segnalazioni di danni o feriti, ma molte persone hanno dichiarato di aver percepito un leggero tremore, specie nei piani alti delle abitazioni.
Monitoraggio costante
Gli eventi odierni ricordano quanto il territorio italiano sia sismicamente attivo. Portali specializzati come iLMeteo.itribadiscono il proprio impegno nel seguire in tempo reale queste situazioni: «iLMeteo.it controlla costantemente le zone colpite dai recenti terremoti e fornisce le previsioni meteo per i comuni vicini all’epicentro, supportando per quanto possibile le operazioni di aiuto alle popolazioni in difficoltà». Gli esperti sottolineano che, pur trattandosi di fenomeni leggeri, è fondamentale continuare a monitorare perché scosse di questo tipo possono talvolta anticipare attività sismiche più rilevanti.
Nessun allarme, ma attenzione alta
Al momento non ci sono motivi di allarme: entrambe le scosse rientrano nella categoria dei terremoti di lieve entità. Tuttavia, i dati dell’INGV vengono costantemente analizzati per escludere scenari più complessi. Le comunità locali hanno ripreso le proprie attività senza interruzioni, ma la sensibilità resta alta: in un Paese ad alto rischio sismico come l’Italia, anche scosse minime mantengono viva l’attenzione.