
Scossa di terremoto all’alba nelle Eolie. Alle 05:17 di oggi, martedì 26 agosto 2025, l’INGV ha registrato un sisma con epicentro nei pressi di Alicudi, una delle isole più remote dell’arcipelago delle Eolie, in provincia di Messina. La profondità dell’ipocentro è stata calcolata a 6.2 km.
Un terremoto “molto leggero”
Secondo la scala Richter, «un evento sismico di magnitudo 2.9 è classificato come terremoto molto leggero e descritto nel modo seguente: generalmente non avvertito, ma registrato dai sismografi». Ma non è la sola scossa avvenuta all’alba. La scossa di Alicudi non è stata però l’unica della notte. «La scossa più forte della notte e prima mattina del 26 agosto è stata però registrata in mare, nello specifico tra Sicilia nord occidentale e Sardegna sud orientale, nella zona del Tirreno Meridionale. Potrebbe essere questa la scossa sentita dagli abitanti di Palermo».
La scossa più forte nel Tirreno
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) ha confermato che l’evento, di magnitudo 4.7, è stato registrato alle 06:07:05 del mattino. Si tratta dunque di un terremoto più intenso, avvertito in diverse aree costiere della Sicilia, in particolare nel capoluogo regionale. Fortunatamente, anche in questo caso non sono stati segnalati danni.
Monitoraggio e controlli
Portali di monitoraggio sottolineano l’importanza di mantenere alta l’attenzione: «iLMeteo.it controlla costantemente le zone colpite dai recenti terremoti e fornisce le previsioni meteo per i comuni vicini all’epicentro, supportando per quanto possibile le operazioni di aiuto alle popolazioni in difficoltà».
La doppia sequenza sismica – prima nelle Eolie, poi nel Tirreno meridionale – conferma la naturale attività geologica di un’area ad alto rischio, dove la convergenza tra placche e la presenza di vulcani sottomarini rendono frequenti episodi di questo tipo.
Nessun allarme, ma attenzione alta
L’INGV ricorda che eventi con magnitudo tra 2.9 e 4.7 rientrano nella sismicità ordinaria italiana. Non rappresentano una minaccia immediata, ma vanno comunque monitorati per individuare eventuali repliche o sequenze più ampie.
La popolazione siciliana, in particolare a Palermo e nelle isole minori, ha percepito chiaramente i movimenti ma senza conseguenze. Un campanello che ricorda come la prevenzione e l’informazione restino fondamentali in un territorio storicamente esposto ai terremoti.