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Vermi mangia-carne, c’è il primo caso shock su una persona: se sei in queste condizioni, fai molta attenzione

Pubblicato: 26/08/2025 11:30

L’evento ha scosso il mondo della sanità: per la prima volta è stato confermato un caso di infezione da verme mangia-carne su un essere umano. Secondo le prime ricostruzioni, aveva appena fatto ritorno da un viaggio, una delle nazioni attualmente interessate da un’epidemia di questo parassita. Nonostante la gravità della situazione e il potenziale allarme che una simile notizia può generare, le autorità sanitarie hanno prontamente rassicurato l’opinione pubblica.

L’uomo si è completamente ristabilito dall’infezione e, come ha dichiarato un portavoce del Dipartimento della Salute del Maryland, «non vi sono indicazioni di trasmissione ad altri individui o animali». Ciononostante, l’episodio ha acceso un faro su una minaccia che, sebbene considerata debellata in molte aree, mostra la sua persistenza in altre parti del mondo. L’allerta negli Stati Uniti è elevata, anche a causa della mancanza di farmaci specifici per il trattamento di questa particolare infezione.

La minaccia della Cochliomyia hominivorax

Il verme mangia-carne non è, come il suo nome potrebbe suggerire, un singolo organismo, bensì la larva parassitaria di una specifica specie di mosca: la Cochliomyia hominivorax, comunemente conosciuta come mosca blu metallica. A distinguere questo parassita dalle altre specie di mosche native dell’emisfero occidentale è la sua singolare e allarmante abitudine alimentare. Mentre la maggior parte delle altre larve di mosca si nutre di materia organica morta o in decomposizione, la Cochliomyia hominivorax si nutre esclusivamente della carne di animali vivi. Questa caratteristica la rende una minaccia estremamente pericolosa sia per il bestiame che per gli esseri umani. L’impatto economico e sanitario di un’infestazione su larga scala può essere devastante, soprattutto per l’industria agricola.

Un ciclo di vita distruttivo e insidioso

Il ciclo riproduttivo e d’azione di questo parassita è tanto efficiente quanto spietato. Come spiegato dal dottor Phillip Kaufman, capo del dipartimento di entomologia della Texas A&M University, tutto ha inizio con la femmina della mosca. Dopo l’accoppiamento, essa va alla ricerca di un ospite vivente, attirata solitamente da una ferita, anche la più piccola e insignificante. Una volta trovato l’ospite, la mosca si posa sulla ferita e depone un numero impressionante di uova, che possono arrivare fino a 200-300 per singola deposizione. La fase successiva è rapidissima: nell’arco di sole 12-24 ore, le uova si schiudono e le larve, appena nate, iniziano immediatamente a scavare e a nutrirsi dei tessuti vivi dell’animale. Questo processo causa la formazione di ferite estese e profonde, che possono progredire rapidamente. Il dottor Daniel Griffin, specialista in malattie infettive, ha descritto l’effetto di questa infestazione in modo molto chiaro. I vermi si insinuano e trasformano molto rapidamente il tessuto vivente in formaggio svizzero, rendendo l’idea della devastazione che possono causare in breve tempo. La velocità con cui l’infezione si diffonde e il danno che provoca la rendono una condizione medica estremamente grave.

L’epidemia e la diffusione in America centrale

L’episodio nel Maryland non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di epidemia che sta interessando l’America Centrale dall’inizio del 2023. Numerosi Paesi, tra cui Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua e Panama, hanno registrato casi di infestazione. La preoccupazione negli Stati Uniti è cresciuta notevolmente da quando la mosca ha raggiunto il Messico meridionale alla fine dello scorso anno. Questo ha portato a un’immediata reazione da parte dei funzionari dell’industria agricola statunitense, che hanno preso provvedimenti per prevenire una potenziale diffusione oltre confine. A titolo precauzionale, quest’anno sono stati chiusi i porti commerciali dedicati al bestiame, cavalli e bisonti nelle zone di confine. La mobilità globale e il commercio internazionale, sebbene essenziali, rappresentano anche un vettore di rischio per la diffusione di patogeni e parassiti che, come in questo caso, possono superare barriere geografiche e creare nuove emergenze sanitarie.

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Ultimo Aggiornamento: 26/08/2025 11:58

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