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Corrida shock: torero giovanissimo ucciso dal toro, poi subito un’altra vittima. Tutto in un attimo

Pubblicato: 27/08/2025 20:23

Una serata nata come festa si è trasformata in tragedia a Lisbona. Venerdì sera, durante la Noite de Festa e homenagem na Corrida da Rentrée, organizzata per celebrare i 25 anni di carriera della torera Ana Batista, l’arena di Campo Pequeno è stata teatro di un dramma che ha sconvolto spettatori e protagonisti. Due persone hanno perso la vita, una nell’arena e l’altra sugli spalti, trasformando un evento di celebrazione in un ricordo doloroso.

La tragedia nell’arena

Il primo a perdere la vita è stato Manuel Trindade, un forcado di appena 22 anni. Nelle battute iniziali della corrida, il giovane si stava preparando ad affrontare la sua prima pega, il momento più pericoloso della tradizione portoghese, che prevede di fermare a mani nude un toro lanciato a tutta velocità.

Quella che doveva essere un’azione di coraggio si è trasformata in un incubo: l’animale, un toro di 695 chilogrammi, lo ha travolto con violenza, scaraventandolo contro la recinzione. L’impatto è stato devastante e Manuel ha riportato ferite gravissime, tra cui un trauma cranico. Trasportato d’urgenza all’ospedale São José, i medici hanno tentato in tutti i modi di salvarlo, ma poche ore dopo è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: il giovane non ce l’ha fatta.

Un malore tra gli spettatori

Mentre il pubblico era già sotto shock per l’accaduto, un secondo dramma ha colpito gli spalti. Vasco Morais Batista, medico di 73 anni, ha accusato un grave malore proprio durante lo spettacolo. I soccorsi sono stati immediati, ma le sue condizioni si sono aggravate rapidamente. Trasferito all’ospedale Santa Maria, anche per lui non c’è stato nulla da fare: è deceduto poco dopo, aggiungendo dolore a un evento che avrebbe dovuto essere di celebrazione.

Il cordoglio e la comunità sotto shock

Le due morti hanno profondamente segnato l’ambiente della corrida portoghese e la città di Lisbona. Sui social si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio per Manuel Trindade, descritto da amici e colleghi come un ragazzo «appassionato e determinato», che aveva scelto di diventare forcado per portare avanti una tradizione secolare. La comunità taurina lo ricorda come un giovane pieno di entusiasmo, che aveva appena iniziato il suo percorso in un mondo tanto affascinante quanto rischioso.

La notizia della morte di Vasco Morais Batista ha suscitato a sua volta dolore e commozione: il medico era molto conosciuto e stimato, e la coincidenza tragica del suo decesso durante la corrida ha reso la serata ancor più drammatica.

Un dibattito che si riaccende

Questi eventi hanno inevitabilmente riacceso le polemiche intorno alla corrida. Da anni il tema divide l’opinione pubblica: da un lato chi la difende come patrimonio culturale e tradizione radicata nel Paese, dall’altro chi la giudica una pratica crudele e superata, fonte di sofferenze per gli animali e, come in questo caso, anche per gli uomini.

Il doppio lutto di Campo Pequeno segna un punto di riflessione profondo. Quella che doveva essere la serata simbolo della carriera di Ana Batista resterà, purtroppo, nella memoria collettiva come il giorno in cui due vite si sono spezzate nel nome di uno spettacolo che continua a dividere.

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