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Esplode pneumatico durante il decollo: panico in volo per 181 passeggeri

Pubblicato: 27/08/2025 15:09

Centoottantuno anime sospese tra la paura e l’incertezza. Un rombo che squarcia il silenzio del decollo, un’esplosione secca, seguita da scosse violente che fanno tremare il velivolo. Le voci si spengono, gli sguardi si incrociano, le mani si stringono forte.

L’aria si riempie di un silenzio assordante, rotto solo dal rumore delle turbolenze. La rotta è chiara, la meta definita, ma il destino sembra aver deciso diversamente. L’aereo, ferito, compie un’inversione a U, disegnando nell’aria un arco di speranza e disperazione. L’atterraggio è imminente, l’incubo sta per finire. O forse per cominciare.

Un atterraggio d’emergenza a Stoccolma

Un Boeing 737 della compagnia aerea Norwegian, con 181 passeggeri a bordo, è stato costretto a un atterraggio di emergenza poco dopo il decollo dall’aeroporto di Arlanda, a Stoccolma. L’aereo, diretto a Parigi, è rientrato immediatamente dopo che un forte boato e successive vibrazioni hanno messo in allerta l’equipaggio e i passeggeri.

Secondo le prime ricostruzioni, il problema si è verificato al momento del decollo, quando uno degli pneumatici del carrello si è danneggiato. I passeggeri del volo D82046 hanno raccontato di aver udito una forte esplosione, seguita da scosse che hanno fatto temere il peggio. Contemporaneamente, sulla pista sono stati rinvenuti detriti che confermano il guasto. Il comandante ha gestito la situazione con estrema professionalità, decidendo di sorvolare l’area dello scalo a bassa quota per consentire al personale di terra di ispezionare visivamente il velivolo. Una volta confermato il danno, il Boeing è rientrato ad Arlanda, dove è riuscito a toccare terra in sicurezza. Sulla pista, la polizia e i soccorritori erano già pronti a intervenire, preparati a gestire un atterraggio più complesso.

La reazione della compagnia aerea e dei passeggeri

Un portavoce della Norwegian ha commentato l’accaduto, definendolo un evento molto raro e sottolineando la serietà con cui la compagnia affronta queste situazioni. “L’aereo è decollato come previsto, ma il pilota ha dovuto tornare indietro a causa di un problema tecnico. Il comandante si stava preparando a un atterraggio duro, ma tutto è avvenuto senza alcun dramma”, ha spiegato il portavoce.

L’esperienza è stata particolarmente traumatica per i passeggeri. La giovane francese Maya Carenco ha condiviso la sua esperienza con il quotidiano svedese Expressen, descrivendo le forti vibrazioni e il senso di incertezza provato durante il volo. “Le mie gambe stanno ancora tremando”, ha confessato, aggiungendo di essere sotto shock. Nonostante la paura iniziale, la calma dimostrata dal pilota e dall’equipaggio ha contribuito a mantenere la situazione sotto controllo, evitando che il panico si diffondesse tra i passeggeri. La ragazza ha anche menzionato che la sua famiglia seguiva il volo in diretta tramite un sito di monitoraggio, aggiungendo un ulteriore strato di preoccupazione.

Le conseguenze e le indagini future

L’incidente ha causato notevoli disagi al traffico aereo di Arlanda, con una lunga coda di aerei in attesa sulla pista e alcuni voli dirottati. Le indagini per chiarire le cause del guasto sono già iniziate. L’Amministrazione Marittima Svedese condurrà gli accertamenti necessari per valutare l’effettiva gravità del problema e stabilire cosa abbia provocato il danneggiamento dello pneumatico. Per fortuna, l’incidente non ha provocato alcun ferito tra i passeggeri, grazie alla prontezza dell’equipaggio e alla preparazione dei soccorritori a terra.

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