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Lutto nella chiesa italiana, addio ad una guida storica. Dolore e preghiera

Pubblicato: 27/08/2025 12:20

In questo giorno di fine estate, un velo di tristezza avvolge la comunità, una sofferenza palpabile che attraversa le valli e le città, unendo cuori nel silenzio di una perdita profonda. L’eco di una vita dedicata al servizio risuona nelle cattedrali e nelle piccole chiese di paese, tra i banchi di preghiera e le strade animate.

Il lutto è un’onda che non fa rumore, ma che scuote le fondamenta di chi ha conosciuto e amato un pastore instancabile, la cui figura era un faro di speranza per gli ultimi e una guida per i fedeli. Il dolore è un compagno discreto in queste ore, ma la gratitudine per il cammino condiviso illumina i volti di chi lo ricorda. Le campane suonano a lutto, ma la loro melodia porta con sé la memoria di una presenza che ha lasciato un segno indelebile.

Morto Monsignor Cesare Nosiglia

Le diocesi di Torino e Susa piangono la scomparsa di Monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo emerito di Torino e amministratore apostolico di Susa, che si è spento all’età di 80 anni oggi, mercoledì 27 agosto 2025. Il decesso è avvenuto presso l’Hospice Cottolengo di Chieri, dove era stato trasferito dall’ospedale Gradenigo di Torino per una malattia respiratoria che aveva affrontato con grande riservatezza.

Il Cardinale Roberto Repole, attuale arcivescovo di Torino e Susa, ha espresso profondo dolore per la perdita. Ha descritto Nosiglia come un pastore instancabile, il cui stile di servizio alla Chiesa e alla Città era caratterizzato da un’incessante dedizione. Il cardinale ha sottolineato in particolare il suo impegno per i più vulnerabili, come poveri, carcerati, migranti e lavoratori in crisi, definendolo il “dono più bello” che Nosiglia ha fatto alla comunità. I funerali, presieduti dal cardinale Repole, si terranno venerdì 29 agosto alle 15:30 nel Duomo di Torino, mentre la camera ardente sarà allestita a partire da mercoledì 27 agosto alle 15:30 nel Santuario della Consolata. Giovedì 28 agosto, sempre nel Santuario della Consolata, si terrà una veglia funebre.

Anche Monsignor Alfonso Badini Confalonieri, vescovo emerito di Susa, ha espresso il suo cordoglio, ricordando Nosiglia come un pastore buono che ha lavorato per l’avvicinamento tra le diocesi di Torino e Susa. Il Monsignor Franco Lovignana, presidente della Conferenza Episcopale Piemontese, ha descritto Nosiglia come un uomo di fede, un instancabile lavoratore e un pensatore lucido, e ha affidato al Signore con gratitudine il suo lungo servizio apostolico.

Il cammino sacerdotale di una vita dedicata

Nato a Rossiglione (GE) il 5 ottobre 1944, Cesare Nosiglia ha dedicato l’intera vita alla Chiesa. Dopo aver studiato ad Acqui Terme, si è laureato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense e in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. È stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1968 per la diocesi di Acqui, intraprendendo una lunga serie di incarichi significativi.

Tra i primi, ricordiamo la sua collaborazione nelle parrocchie di Roma, come quella di San Giovanni Battista De Rossi (1968-1975) e San Filippo Neri alla Pineta Sacchetti (1975-1991). Dal 1971 al 1991, ha ricoperto diversi ruoli nell’Ufficio Catechistico Nazionale della CEI, di cui è stato direttore dal 1986 al 1991. È stato anche docente di Teologia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo.

Ruoli episcopali e incarichi nazionali e internazionali

La sua carriera episcopale ha avuto inizio il 6 luglio 1991, quando è stato nominato vescovo ausiliare di Roma e ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 14 settembre successivo. Durante il Sinodo di Roma, ha ricoperto gli incarichi di relatore generale e presidente della Commissione post-sinodale. Il 19 luglio 1996 è stato nominato vicegerente di Roma con il titolo di arcivescovo.

Il 6 ottobre 2003, è stato trasferito alla diocesi di Vicenza. A livello nazionale e internazionale, ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi, tra cui la presidenza del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica e dell’Organismo Internazionale dell’Educazione Cattolica (OIEC). È stato anche delegato del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa per la Catechesi e l’Università.

In seno alla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha ricoperto ruoli di grande responsabilità, tra cui la presidenza della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica (2000-2005) e la vice-presidenza della CEI stessa (2010-2015). Ha giocato un ruolo di primo piano anche in eventi di risonanza internazionale, come il Giubileo del 2000, la Giornata Mondiale della Gioventù e il Congresso Eucaristico Internazionale.

Gli anni in Piemonte e la guida di Torino e Susa

L’11 ottobre 2010, Cesare Nosiglia è stato nominato arcivescovo di Torino. Dal gennaio 2011 e fino al termine del suo incarico, ha guidato anche la Conferenza Episcopale del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Un momento significativo del suo episcopato è stato il 1° agosto 2019, quando papa Francesco lo ha confermato arcivescovo di Torino per altri due anni, nonostante avesse compiuto 75 anni. Il 12 ottobre 2019, è stato nominato anche amministratore apostolico della Diocesi di Susa, un passo importante nel processo di integrazione tra le due diocesi.

Sabato 19 febbraio 2022, con l’annuncio della nomina di Roberto Repole come suo successore, Monsignor Nosiglia è stato nominato amministratore apostolico di Torino, ruolo che ha mantenuto fino all’insediamento del cardinale Repole, avvenuto il 7 maggio 2022.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto non solo nelle comunità diocesane che ha guidato, ma in tutta la Chiesa italiana. Il ricordo del suo instancabile servizio e della sua profonda dedizione ai poveri continuerà a essere una fonte di ispirazione per tutti i fedeli.

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