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Ucciso e fatto a pezzi dalla madre: sarà proprio lei a decidere per i funerali

Pubblicato: 27/08/2025 15:39

A oltre un mese dalla sua terribile morte, Alessandro Venier, il 35enne barbaramente ucciso e smembrato, giace ancora in attesa di un funerale. La vicenda, che ha sconvolto la comunità di Gemona del Friuli, si tinge di macabro paradosso: l’ultima parola sulle esequie spetta proprio alla sua assassina, la madre Lorena. Le autorità comunali, guidate dal sindaco, si trovano in una situazione senza precedenti, in attesa di istruzioni da parte dell’avvocato della donna.

Le decisioni sul funerale

La famiglia della vittima, o quel che ne rimane, è chiamata a decidere i dettagli finali per l’ultimo saluto a Alessandro. Nonostante l’atrocità del crimine commesso, la madre Lorena mantiene il diritto di prendere decisioni riguardanti il funerale del figlio, che si prevede sarà celebrato con rito civile. La data e le modalità precise rimangono incerte, ma si attende una comunicazione ufficiale al Comune di Gemona tramite il suo legale. Il rito civile, una scelta non insolita in questi casi, sottolinea la natura laica e pragmatica della cerimonia, priva di simbolismi religiosi che, forse, non si addicono alla tragicità della situazione.

Le indagini continuano

Mentre la comunità attende la celebrazione del funerale, le indagini sul delitto continuano senza sosta. Il pubblico ministero Giorgio Milillo ha fissato un nuovo interrogatorio per il 10 settembre per Maylin Castro Monsalvo, la compagna di Alessandro, anche lei coinvolta nel terribile omicidio. Detenuta in una struttura protetta a Venezia, Maylin sarà interrogata nuovamente per fare luce su ulteriori dettagli e chiarire la dinamica esatta del crimine. La sua testimonianza è considerata cruciale per comprendere appieno le circostanze che hanno portato all’uccisione e allo smembramento del corpo.

La piccola comunità di Gemona del Friuli, nota per la sua tranquillità, è stata profondamente scossa da questo evento. La brutalità del delitto e il coinvolgimento della madre e della compagna della vittima hanno lasciato un segno indelebile. L’attesa per il funerale di Alessandro è un momento di dolore collettivo e di profonda riflessione sulla natura umana e sui legami familiari. La necessità di un rito funebre, per quanto ritardato, rappresenta un passo fondamentale per l’elaborazione del lutto e per dare un senso di chiusura a questa drammatica vicenda, permettendo alla comunità di onorare la memoria di Alessandro e di avviare il processo di guarigione.

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Ultimo Aggiornamento: 27/08/2025 15:44

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