
Irene Pivetti, un tempo figura centrale della politica italiana, oggi racconta una caduta che lascia il segno. L’ex presidente della Camera dei Deputati, condannata a quattro anni di carcere per evasione fiscale e autoriciclaggio legati alle presunte finte vendite di Ferrari in Cina, ha svelato di aver attraversato una crisi economica così profonda da dover chiedere aiuto alla Caritas per poter mangiare.

La confessione: la fatica di sopravvivere
In un’intervista a Il Giornale, Pivetti ripercorre una fase della vita durissima: «Non mi vergogno a dire che non avevo i soldi per mangiare. Non sapevo come andare avanti». Questa dichiarazione pesa ancora di più se si pensa al suo passato da protagonista della scena politica italiana, diventando presidente della Camera a soli 31 anni.
La stessa Pivetti racconta di aver dovuto vendere tutto il possibile, persino i regali di nozze: «Ho venduto quello che potevo ai rigattieri. Durante il lockdown per Covid, con i negozi chiusi, capitava di non riuscire a fare la spesa».
La Caritas e la solitudine dopo la politica
Senza altre vie d’uscita, Pivetti si è rivolta alla Caritas di San Vincenzo: «Mi ritrovavo a ritirare pacchi di cibo in scatola e lattine», ha detto. Un’esperienza difficile da immaginare per chi un tempo aveva voce sulle sorti del Paese.
Il racconto mette in luce una caduta verticale: «Ero diventata come appestata. Nessuna azienda accettava più che facessi consulenza. La politica era sparita. Mi sono ritrovata completamente sola senza sapere come tirare avanti».
Approfondiamo la vicenda e le sue conseguenze