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Ucraina, storia di Jana: “Ho perso tutto in due settimane”. Racconto shock

Pubblicato: 30/08/2025 10:32
jana derjak

Jana Derjak, una giovane ucraina di 25 anni, si trova al centro di un dramma personale che è diventato un simbolo della sofferenza del suo Paese. Seduta in un caffè nel centro di Kiev, a pochi passi dal palazzo dove viveva, racconta la sua storia dopo aver perso la sua seconda casa a causa dei bombardamenti russi.

La sua immagine, scattata da un fotografo nel momento di massima disperazione, è stata pubblicata in prima pagina dal Guardian e ha fatto il giro dei social media, diventando l’emblema del dramma che sta vivendo la capitale ucraina. In un’intervista al Corriere ha raccontato tutto il dolore provato dall’inizio della guerra ad oggi.

La mattina dell’attacco

La mattina dell’attacco, la famiglia di Jana aveva deciso di scendere nel rifugio antiaereo, un grande parcheggio sotterraneo. Il figlio di due anni e mezzo, Damir, aveva mostrato segni di inquietudine a causa delle sirene, e questa precauzione si è rivelata provvidenziale. Pochi istanti dopo aver raggiunto il rifugio, hanno udito due forti esplosioni. Una donna nel rifugio li ha informati che la loro casa era stata colpita. Jana, sopraffatta dall’angoscia, ha aspettato una mezz’ora prima di uscire in strada, e la vista del suo appartamento al quarto piano completamente distrutto l’ha fatta scoppiare in lacrime.

Questo non è il primo dolore che Jana e la sua famiglia hanno dovuto affrontare. Originaria di Dobropillia, nel Donbass, la giovane aveva già perso la sua casa natale a causa dei bombardamenti russi. Dall’inizio di agosto, le truppe russe avevano iniziato a colpire la sua città natale, costringendo i suoi genitori a fuggire e a trovare rifugio a Kiev, proprio con la famiglia di Jana. La giovane ha riconosciuto la sua vecchia casa in un video girato a Dobropillia, notando come anche il suo palazzo fosse gravemente danneggiato. La situazione nella sua città è disastrosa, con pochissimi dei 30.000 abitanti originari rimasti.

Guardare al futuro

Nonostante le due perdite, Jana e la sua famiglia non si arrendono. Nonostante il danno finanziario subito dai suoi genitori e la perdita dei loro beni, stanno già cercando un’altra casa in affitto a Kiev. Il mercato immobiliare è molto dinamico, con molti appartamenti resi disponibili dai residenti che hanno lasciato il Paese. Anche se hanno perso molto, la speranza di Jana si fonda sulla vita e la salute della sua famiglia. Lei e suo marito, entrambi lavoratori, sono fiduciosi di poter trovare una nuova sistemazione. Tuttavia, emerge il desiderio profondo di avere una casa che sia veramente loro, dove poter mettere radici.

La guerra, però, continua a incombere sulla loro vita. Jana è consapevole che i bombardamenti non finiranno presto e che Kiev sarà ancora nel mirino dei russi. Per questo, la sua priorità nella ricerca di un nuovo appartamento è la vicinanza a un rifugio sicuro. Nonostante la notorietà inaspettata che la sua foto le ha dato, Jana preferisce non parlare di politica. La sua preoccupazione è la libertà dell’Ucraina e la speranza che la sua casa in Donbass torni ad essere parte di un Paese in pace. Nonostante tutto, Jana riesce a dormire almeno cinque ore a notte, segno di una forza interiore che le permette di affrontare le avversità. La sua storia è un potente promemoria della resilienza e della speranza del popolo ucraino, che continua a lottare per la propria casa e il proprio futuro.

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Ultimo Aggiornamento: 30/08/2025 10:57

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