
Ancora una giornata funestata da gravi incidenti, che riaccendono il dibattito sulla pericolosità della guida a velocità sostenute e sulla necessità di controlli più stringenti. In poche ore, due drammi distinti hanno portato via altre vite e messo in allerta le autorità locali. Distrazione, imprudenza e forse malori alla guida sembrano essere gli elementi comuni nei due episodi.
A preoccupare è la costante escalation di sinistri che coinvolgono pedoni e motociclisti, le categorie più vulnerabili su strada. Intanto, da più fronti, si leva la richiesta di approvare misure legislative più efficaci per contenere un fenomeno che sta assumendo proporzioni allarmanti.
Muore motociclista alla Pisana, pedone travolto ad Ardea
Il primo impatto mortale è avvenuto nella zona della Pisana, a Roma, dove Marco Lo Russo, 63 anni, ha perso la vita in sella alla sua moto BMW. Lo scontro frontale con una Smart bianca all’incrocio tra via San Giovanni Eudes e via degli Antamoro è stato devastante: il motociclista è stato sbalzato in un’aiuola e il conducente dell’auto, un 38enne, è rimasto gravemente ferito. Trasportato in codice rosso al San Camillo, versa in condizioni critiche.
Un’ora dopo, in via Severiana, nel comune di Ardea, una seconda tragedia. Una 55enne alla guida di una Hyundai, con a bordo due minorenni, ha travolto una coppia che camminava sul bordo strada. Un 50enne è deceduto sul colpo, mentre l’amico è stato trasportato d’urgenza in un ospedale romano. La conducente si è fermata poco dopo, spiegando: «Mi sono sentita male». Il parabrezza incrinato e la targa staccata testimoniano la violenza dell’urto.
Strade pericolose, D’Amato: “Serve una svolta immediata”
Sui tragici eventi è intervenuto il consigliere regionale Alessio D’Amato, promotore della proposta di legge “Lazio Strade Sicure”, che ha dichiarato: «Troppi morti, troppe famiglie spezzate. È tempo di passare all’azione». Solo nell’ultima settimana, tra Roma e provincia, cinque persone hanno perso la vita.
L’allarme si estende anche all’uso di sostanze: a Colleferro, un infermiere è stato fermato mentre guidava ubriaco un mezzo di soccorso. Un segnale chiaro che la prevenzione non può più attendere.