In una recente intervista al Financial Times, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha rilasciato dichiarazioni di grande rilievo riguardo alla situazione in Ucraina e al ruolo dell’Europa. Von der Leyen ha affermato che l’Europa ha un piano ben definito per un possibile invio di truppe in Ucraina, sottolineando l’importanza delle garanzie di sicurezza per il Paese. Queste garanzie, ha assicurato, saranno sostenute dagli Stati Uniti.
Un piano per la sicurezza dell’Ucraina
La presidente ha spiegato che esiste una “chiara tabella di marcia” per i possibili schieramenti militari. “Le garanzie di sicurezza sono fondamentali e assolutamente cruciali”, ha detto von der Leyen, aggiungendo che un accordo è stato raggiunto anche con la Casa Bianca e che i lavori stanno procedendo in modo molto soddisfacente.
Von der Leyen ha specificato che le capitali europee stanno elaborando piani per lo “schieramento di truppe multinazionali e il sostegno degli americani”. Ha anche rivelato che il presidente Donald Trump ha rassicurato l’Europa sulla presenza americana come parte del piano di supporto. Queste rassicurazioni, ha sottolineato, sono state molto chiare e ripetutamente confermate.
I dettagli del piano militare
La settimana precedente all’intervista, i capi della difesa della “coalizione dei volenterosi” si sono incontrati per definire i piani. Von der Leyen ha affermato che sono stati elaborati “piani piuttosto precisi” e sono stati identificati gli “elementi necessari per un efficace accumulo di truppe”. Sebbene la decisione finale sull’invio di truppe rimanga una scelta sovrana di ogni nazione, la presidente ha evidenziato che il senso di urgenza è molto forte e che i progressi sono notevoli.
Von der Leyen ha elogiato l’impegno di Trump negli sforzi di pace, una posizione che ha dissipato mesi di incertezza tra i leader europei. “Putin non è cambiato, è un predatore”, ha ribadito, contrapponendo la posizione del presidente russo a quella di Trump, il quale, a suo dire, “vuole la pace”. La presidente ha inoltre sottolineato che negli ultimi mesi gli incontri con l’amministrazione statunitense hanno dimostrato che gli Stati Uniti “possono fare affidamento sugli europei” e che, quando l’Europa si impegna in qualcosa, lo porta a termine.