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Nuove scosse nella notte ai Campi Flegrei, continua lo sciame sismico. La più forte di magnitudo 4.0

Pubblicato: 01/09/2025 06:49

All’alba, un tremore profondo e improvviso ha scosso il buio. Non era un suono, ma una sensazione: un rombo sordo, come un respiro trattenuto dalla terra che all’improvviso si libera. I letti hanno tremato, i vetri delle finestre hanno vibrato con un tintinnio spettrale, e in un attimo, il silenzio della notte si è frantumato in mille echi di paura. La scossa, breve ma intensa, ha fermato il tempo per qualche interminabile secondo, lasciando dietro di sé il suono di allarmi e il respiro affannoso di chi si è svegliato di soprassalto, chiedendosi cosa fosse successo e cosa sarebbe accaduto dopo.

Il terremoto dei Campi Flegrei: la scossa più forte in anni

Un’intensa attività sismica ha interessato i Campi Flegrei, in provincia di Napoli, culminata alle 4:55 di oggi, 1° settembre, con la scossa più forte mai registrata dall’inizio di questa nuova sequenza. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il terremoto ha avuto una magnitudo di 4.0 e un ipocentro molto superficiale, a meno di un chilometro di profondità, con epicentro nei pressi di Pozzuoli. Fortunatamente, come confermato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, non si sono registrati danni a persone o cose, nonostante la forza dell’evento. Questa scossa si inserisce in una serie di oltre 40 eventi sismici che si sono verificati tra ieri e oggi, con 23 scosse solo nelle prime ore della giornata odierna.

La sequenza di scosse

L’attività sismica è iniziata già nella giornata precedente, quando sono state registrate due scosse di magnitudo 3.3, che avevano già messo in allerta la popolazione e le autorità. Dalla mezzanotte di oggi, la situazione è ulteriormente evoluta con una fitta serie di eventi sismici, tra cui due scosse di magnitudo 2.8, rispettivamente alle 00:33 e all’1:29, con epicentro anch’esso vicino a Pozzuoli. La ripetizione di questi eventi, pur se di bassa intensità, contribuisce a mantenere alta la tensione e l’attenzione sulla situazione.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) svolge un ruolo cruciale nella gestione di questa emergenza. I dati raccolti, che includono la profondità dell’ipocentro e la localizzazione dell’epicentro, sono fondamentali per comprendere l’evoluzione del fenomeno. La superficialità dell’ipocentro è una caratteristica tipica del bradisismo, un fenomeno di sollevamento e abbassamento del suolo che caratterizza da tempo l’area dei Campi Flegrei. Questo costante monitoraggio sismico e geochimico permette agli scienziati di avere un quadro aggiornato della situazione e di fornire alle autorità le informazioni necessarie per prendere decisioni rapide ed efficaci.

A seguito della scossa di magnitudo 3.3 di ieri, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, aveva già convocato il Centro Coordinamento Soccorsi. Questa misura, unita alla rassicurazione sull’assenza di danni a persone o cose, serve a prevenire il panico e a coordinare eventuali interventi. L’attivazione di questi protocolli è essenziale per garantire la sicurezza della popolazione in un’area densamente abitata e ad alto rischio. Le autorità locali e regionali sono in costante contatto con la Protezione Civile per monitorare l’evoluzione degli eventi e preparare piani di evacuazione in caso di necessità. È cruciale che i cittadini si attengano scrupolosamente alle indicazioni fornite dagli enti preposti, evitando di diffondere notizie non verificate.

La vita ai Campi Flegrei

Vivere in una zona come i Campi Flegrei significa convivere con un rischio geologico latente e con la consapevolezza che il suolo su cui si cammina è dinamico e in continuo movimento. La popolazione locale è da sempre abituata a questa realtà, ma l’intensificarsi delle scosse e la magnitudo degli eventi recenti hanno riportato l’attenzione su questa complessa situazione. L’educazione alla prevenzione e la conoscenza dei piani di emergenza sono i principali strumenti per affrontare in modo consapevole e sicuro questa peculiarità del territorio. La resilienza della comunità e la tempestività delle istituzioni sono fondamentali per affrontare questi momenti di allerta.

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Ultimo Aggiornamento: 01/09/2025 07:03

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