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West Nile, è emergenza anziani in Italia: ci sono dei morti. Bassetti durissimo: “Non è finita”

Pubblicato: 01/09/2025 13:33

Il virus West Nile continua a destare preoccupazione in Italia, con nuovi casi che mettono in evidenza la fragilità della popolazione più anziana. Negli ultimi giorni sono emersi due episodi significativi che confermano come la febbre del Nilo rappresenti un rischio concreto e non trascurabile. Dalla Sardegna al Piemonte, le autorità sanitarie stanno rafforzando le misure di contenimento e incrementando il monitoraggio, soprattutto sugli ultraottantenni considerati i più esposti.

Secondo l’infettivologo Matteo Bassetti, la situazione non è destinata a risolversi a breve: «Fine? No, avremo casi fino ad ottobre», ha dichiarato, sottolineando la necessità di mantenere alta l’attenzione. L’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità conferma infatti la diffusione del virus in diverse regioni italiane.

Nuovo caso

Il più recente contagio è stato registrato nel Campidano di Oristano, dove un uomo di 86 anni è risultato positivo al virus e ricoverato all’ospedale San Martino. Si tratta del tredicesimo caso nella provincia dall’inizio del 2025.

Il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria, guidato da Maria Valentina Marras, ha immediatamente avviato un’indagine epidemiologica e disposto una disinfestazione mirata entro un raggio di 200 metri dall’abitazione del paziente. Nelle settimane precedenti il virus aveva colpito persone di età compresa tra i 40 e i 90 anni, con dieci ricoveri ancora in corso e tre pazienti già dimessi. La Asl di Oristano ricorda che «non esiste un vaccino né una terapia specifica» contro la febbre West Nile, ribadendo l’importanza della prevenzione attraverso la riduzione dei ristagni d’acqua e l’uso di misure protettive contro le zanzare.

Una vittima a Novara

La situazione si è rivelata drammatica in Piemonte. All’ospedale Maggiore di Novara, una donna di 92 anni è morta lo scorso 20 agosto. La paziente era stata ricoverata il 7 agosto e, pochi giorni dopo, i test avevano confermato la positività al virus.

Secondo quanto reso noto dall’Asl di Novara, la donna non soffriva di altre patologie pregresse. Il caso ha suscitato forte allarme tra i sanitari, evidenziando come il West Nile possa avere conseguenze fatali soprattutto tra le fasce di età più avanzata, nonostante uno stato di salute generale apparentemente buono.

Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, ad oggi i casi confermati di infezione da West Nile Virus in Italia sono 430, con un totale di 27 decessi, corrispondente a una letalità del 13,9%.

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