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Addio Emilio Fede, il legame indissolubile con Silvio Berlusconi

Pubblicato: 02/09/2025 19:07

La morte di Emilio Fede, avvenuta a 94 anni in una residenza sanitaria vicino Milano, chiude un capitolo di storia della televisione italiana e riporta al centro dell’attenzione il suo rapporto con Silvio Berlusconi. Più che un sodalizio professionale, fu un legame profondo, che lo stesso giornalista non esitò a definire nel tempo come una vera “storia d’amore”, fatta di fedeltà e riconoscenza.

Per comprendere la portata di questo legame bisogna tornare agli anni Ottanta, quando Fede, già volto autorevole del Tg1, scelse di legare il proprio futuro alla nascente avventura televisiva del Cavaliere. Da lì iniziò un percorso che lo portò nel 1992 a dirigere il Tg4, ruolo che mantenne per vent’anni, diventando simbolo stesso dell’informazione schierata a fianco del suo editore.

Un incontro che cambiò la tv italiana

Non era soltanto il direttore di un telegiornale, ma il cantore quotidiano delle battaglie del leader politico e imprenditore. Ogni sera il Tg4 rifletteva la linea berlusconiana, in una difesa a oltranza che spesso sollevava critiche ma che, agli occhi di Fede, era prima di tutto un atto di lealtà personale. Lì si consolidò l’immagine di un giornalista pronto a spendersi fino in fondo per chi lo aveva scelto e sostenuto.

Quella lealtà aveva radici affettive. Berlusconi non era solo l’editore, era l’uomo con cui Emilio Fede condivideva un legame di fiducia e complicità. Non è un caso che spesso abbia raccontato di averlo considerato un fratello maggiore, un punto di riferimento capace di dargli sicurezza e prestigio.

L’addio a un’epoca

Negli anni successivi, con l’uscita di scena da Mediaset e le vicende giudiziarie, la relazione si incrinò, ma non si spezzò mai del tutto. Quando nel giugno 2023 morì Berlusconi, Fede confessò pubblicamente di aver perso un amico vero e che senza di lui si sentiva privo di una parte della propria vita. Quelle parole restano oggi come il testamento più autentico di un legame che andava ben oltre le vicende professionali.

Ora che Emilio Fede non c’è più, resta la memoria di un’alleanza irripetibile, che ha segnato decenni di televisione e politica. Due destini intrecciati, capaci di raccontare l’Italia degli ultimi quarant’anni: un editore che ha rivoluzionato i media e un giornalista che ha scelto di seguirlo con devozione assoluta. Il loro grande amore, fatto di parole, immagini e fedeltà, rimarrà come un simbolo indelebile nella memoria collettiva.

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