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Sinner presto al cinema: dalla povertà alla grandezza. Il film emozionante

Pubblicato: 02/09/2025 14:34

Jannik Sinner è la dimostrazione vivente che dalle radici più semplici possono nascere i sogni più grandi. A 24 anni, il tennista altoatesino è al vertice della classifica mondiale e diventa protagonista del docufilm “Il ritorno“, che racconta il suo viaggio unico, tra ostacoli e trionfi. Cresciuto in una piccola comunità tra le montagne, Sinner ha affrontato momenti difficili – dalla vicenda Clostebol alle sfide di una carriera lampo – senza mai perdere il contatto con le sue origini.

Il documentario prodotto da Rolex apre una finestra sul passato di Jannik, svelando un’infanzia fatta di sacrifici, ma con una famiglia unita e la capacità di fare scelte coraggiose. “Non avevamo molte cose“, confessa Sinner, “mio padre faceva il cuoco e mia madre la cameriera nello stesso ristorante. Hanno fatto tanti sacrifici per me e non smetterò mai di ringraziarli”.

Tra sci, tennis e sogni: la svolta di Jannik

Cresciuto a Sesto pusteria, tra sci, calcio e palline da tennis, Sinner capisce la sua vera passione. “Sugli sci se sbagli perdi subito, nel tennis puoi sbagliare e riprendere la partita. Ho capito subito che il tennis era lo sport giusto per me“. La disciplina e il senso di responsabilità imparati in famiglia diventano il suo carburante: “Ripenso al posto da cui provengo e agli sforzi fatti. Ogni giorno che entro in campo sento quella forza dentro di me“.

A 13 anni e mezzo, arriva la svolta: Jannik lascia casa, amici e fratello per inseguire il sogno a Bordighera. “Ho lasciato tutto a casa e la mia vita è cambiata da un giorno all’altro. Ho cominciato allenamenti quotidiani, dolori muscolari mai provati prima, e ho capito chi ero e cosa potevo fare“. (continua dopo la foto)

Resilienza e crescita: la forza del cambiamento

Il trasferimento segna una crescita totale. Sinner impara adattamento e resilienza, valori che lo seguiranno sempre. “In quel momento ho capito che persona ero e quanto rapidamente stavo crescendo praticando lo sport che amo“.

Il docufilm ripercorre le tappe decisive: i primi successi nel circuito giovanile e il 2019 da favola, con la vittoria del primo Challenger, l’ingresso tra i primi 100 al mondo e il trionfo alle Next Gen Finals ATP. “Tutto è successo molto in fretta”, spiega, “ma ho sempre sognato di diventare un campione Slam“.

Affrontare le crisi, tornare più forte

L’ingresso nel professionismo porta con sé pressioni e ostacoli. Il caso Clostebol mette Sinner davanti a una crisi: “Sono severo con me stesso, dubbi ne ho ogni giorno, ma ricordo sempre cosa sono capace di fare“. In quei mesi difficili, trova sostegno in famiglia e negli amici: “Se sei felice fuori dal campo, in campo diventa tutto più facile. Ho sentito che stava tornando un nuovo me”.

La forza delle radici e della stabilità personale lo riportano al top, pronto a lottare e superare qualsiasi ostacolo. La sua storia è la prova che anche chi parte da poco può arrivare ovunque, a patto di non dimenticare mai da dove viene.

Dal paese ai grandi palcoscenici: Sinner e la nuova generazione

Il docufilm mostra un ragazzo che ha vissuto vite diverse: dalla quiete della provincia, all’ambizione di chi lascia tutto per inseguire il proprio sogno, fino a diventare simbolo del tennis italiano. Ogni capitolo della sua vita racconta la crescita di un campione che costruisce il successo su disciplina, sacrifici e consapevolezza di sé.

A dispetto della giovane età, Sinner guida già il circuito mondiale e non smette di puntare in alto. “Il mio primo vero salto di qualità è stato a 18 anni“, dice, “ma non do mai nulla per scontato. Ogni partita è una nuova sfida“.

Oltre i successi: la forza delle origini

“Il ritorno” non è solo una celebrazione sportiva, ma un racconto di resilienza, identità e famiglia. Per Sinner, il futuro è ancora tutto da scrivere, ma le fondamenta costruite tra i paesaggi altoatesini sono solide. Da ragazzo di provincia a numero uno del mondo: Jannik insegna che trasformare le difficoltà in energia e la passione in risultati è possibile, sempre.

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