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Italia leggendaria: oro mondiale nella sciabola paralimpica dopo una doppia rimonta da brividi

Pubblicato: 03/09/2025 19:24

Un trionfo storico per l’Italia della scherma paralimpica. A pochi mesi dall’oro conquistato dalla nazionale olimpica a Tblisi, gli azzurri della sciabola si ripetono anche ai Mondiali di Iksan, in Corea del Sud. La squadra composta da Edoardo Giordan, Mattia Galvagno, Gianmarco Paolucci e Andrea Jacquier ha scritto una pagina memorabile, battendo prima la Cina in semifinale e poi l’Ucraina in una finale al cardiopalma, entrambe vinte con lo stesso punteggio: 45-44.

“È un successo che resterà nella storia”, il commento a caldo arrivato dal commissario tecnico Antongiulio Stella, affiancato dal maestro Giuseppe Costanzo, che hanno guidato il quartetto verso una doppia impresa senza precedenti.

Il cammino fino alla finale

Gli azzurri hanno esordito negli ottavi di finale contro i padroni di casa della Corea del Sud, imponendosi con autorità per 45-31 in un match sempre sotto controllo. Ai quarti di finale è arrivata un’altra prova di maturità, con il successo per 45-39 sulla Polonia, che ha aperto le porte della semifinale.

Qui, contro la Cina, considerata la corazzata imbattibile di questa specialità, l’Italia ha firmato un risultato storico. Per la prima volta nella storia, gli azzurri hanno superato i cinesi, e lo hanno fatto nella maniera più spettacolare possibile: rimontando all’ultima frazione, con un assalto da batticuore.

La Cina era avanti di 8 punti (40-32) all’inizio dell’ultimo parziale. In pedana è salito Edo Giordan, autore di una rimonta straordinaria. Punto dopo punto, l’azzurro ha riportato l’Italia in parità, fino al 44-44. Poi l’affondo decisivo, la stoccata che ha sancito il 45-44 e ha spalancato le porte della finalissima.

L’oro contro l’Ucraina

In finale contro l’Ucraina, lo scenario si è ripetuto quasi identico. Gli avversari erano avanti 40-34 poco prima dell’ultima frazione, ma ancora una volta Giordan ha preso in mano la situazione. Con freddezza e determinazione, ha condotto una nuova rimonta fino al sorpasso definitivo, fissando il punteggio sul 45-44.

Al termine, l’Inno di Mameli ha risuonato a Iksan, celebrando l’Italia della sciabola maschile sul tetto del mondo. Un bis eccezionale, dopo la vittoria della nazionale olimpica a Tblisi, che certifica la straordinaria salute del movimento schermistico italiano, capace di imporsi anche nelle competizioni paralimpiche con lo stesso spirito e la stessa determinazione.

Un’impresa che resterà impressa nella storia dello sport azzurro e che rappresenta un orgoglio per l’intero Paese.

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