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L’arma segreta che fa paura al mondo: “Distrugge tutto”

Pubblicato: 03/09/2025 15:46

Secondo un articolo della Reuters, la Cina ha sviluppato una serie di armi futuristiche basate su impulsi elettromagnetici, tra cui cannoni laser e soprattutto sistemi a microonde ad alta potenza (HPM), progettati per neutralizzare droni e missili. Questi sistemi, frutto di decenni di ricerca, mirano a garantire alla Cina la superiorità nella cosiddetta “guerra elettromagnetica”.

L’articolo menziona in particolare il modello Hurricane 3000, un semovente con un’enorme antenna, capace di neutralizzare interi sciami di droni con un raggio d’azione di tremila metri. La ricerca su queste tecnologie ha coinvolto centri di ricerca nucleare, poiché l’obiettivo era replicare l’effetto paralizzante di un’esplosione nucleare senza il bisogno di armi atomiche. L’applicazione di queste armi non si limita alla difesa, ma è vista anche in un’ottica offensiva per disabilitare le reti di comunicazione e i sistemi di comando nemici.

Le armi HPM e i loro princìpi di funzionamento

I sistemi HPM, che sta per High-Power Microwave, ovvero microonde ad alta potenza, rappresentano una delle innovazioni più significative esposte dalla Cina. Il loro funzionamento è paragonabile a quello di un comune forno a microonde, ma su una scala di potenza esponenzialmente maggiore. Invece di cuocere il cibo, questi sistemi “friggono” i componenti elettronici dei bersagli in aria. L’energia sprigionata dalle microonde riscalda e fonde letteralmente microchip, circuiti radio e computer di droni, missili cruise e altri velivoli. Questo li rende un efficace antidoto contro i droni-kamikaze e i missili a guida remota che hanno caratterizzato i recenti conflitti. A differenza dei laser, che devono colpire un bersaglio alla volta, le armi HPM emettono un’onda di calore su un’area estesa, permettendo di neutralizzare più bersagli contemporaneamente. Questo approccio massivo rende gli HPM particolarmente adatti a contrastare gli sciami di droni, una minaccia sempre più diffusa.

Il modello di punta: Hurricane 3000

Il modello più imponente presentato è l’Hurricane 3000, un veicolo semovente equipaggiato con un’antenna colossale. Questo sistema, che gli osservatori occidentali hanno soprannominato “l’ammazza-zanzare” per la sua capacità di fulminare i droni, è progettato per emettere un’ondata letale. Secondo i produttori, la holding statale Norinco, l’Hurricane 3000 può generare un raggio con una potenza di dieci gigawatt e un ritmo di 126 milioni di impulsi al secondo. La sua caratteristica più notevole è la capacità di sparare 10.000 onde distruttive, con un raggio d’azione che si estende per 3.000 metri. L’uso di armi come l’Hurricane 3000 permetterebbe di abbattere centinaia di droni a un costo notevolmente inferiore rispetto all’impiego di costosi missili terra-aria.

La Cina ha iniziato a investire in queste tecnologie molto prima dell’Occidente, conducendo test già dal 2010. Un aspetto inquietante è che la ricerca è stata affidata a centri che si occupano di tecnologie nucleari. Il pioniere di questi studi, Huang Wenhua, vice direttore del Northwest Institute of Nuclear Technology, ha collaborato con il direttore Liu Guozhi, oggi a capo della CMC Science and Technology Commission. Questo legame non è casuale: il punto di partenza per gli scienziati cinesi è stato l’effetto di una esplosione nucleare ad alta quota, che produce un campo elettromagnetico in grado di paralizzare qualsiasi apparecchiatura elettrica ed elettronica. L’obiettivo era replicare questo effetto distruttivo senza ricorrere a un’arma atomica, e la risposta è stata trovata nei sistemi a microonde ad alta potenza.

Oltre la difesa: un’arma offensiva

L’applicazione di questa tecnologia non è vista dai cinesi come limitata alla difesa contro droni e missili. L’obiettivo è trasformarla in un’arma offensiva per azzerare le reti di comunicazione e di comando dei nemici. Questo include non solo i computer e i network terrestri, ma anche le costellazioni di satelliti nello spazio, che sono vitali per le moderne operazioni militari. Al momento, la Cina ha esibito tre modelli, tutti progettati per le unità terrestri e facilmente adattabili per l’uso navale: l’Hurricane 3000, il modello più piccolo Hurricane 2000, e il nuovo FK-4000. Quest’ultimo, sebbene con caratteristiche meno portentose, è già in servizio attivo nei reparti che si stanno addestrando per l’ipotetica invasione di Taiwan, sottolineando la serietà con cui la Cina considera l’impiego di queste tecnologie. Questo sviluppo segna una nuova era nella guerra moderna, dove gli impulsi invisibili possono causare danni concreti e devastanti.

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