Villorba sconvolta da un incidente che ha trasformato un pomeriggio qualunque in una tragedia. Un ragazzo di appena diciotto anni, privo di patente, si è messo alla guida dell’auto della madre e, dopo pochi chilometri, ha investito e ucciso un ciclista molto conosciuto in zona. Un momento di follia che ha spezzato una vita e lasciato una comunità sgomenta.
Un impatto devastante sulla strada
La vittima è Diego Lapaine, 71 anni, residente a Ponzano Veneto, stimato docente di matematica all’istituto Da Vinci e a lungo vicepreside dell’Itis Fermi di Treviso. Ciclista appassionato, Lapaine stava percorrendo via Trento quando la Fiat 500 guidata da Jose Reynaldo Alberto lo ha travolto dopo aver invaso la corsia opposta. L’impatto è stato violentissimo: il corpo del professore è stato sbalzato per metri, finendo nel giardino di una casa, mentre la bicicletta è rimasta incastrata nella recinzione.
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Il grido disperato: la telefonata alla madre
Dopo lo schianto, il giovane – in stato di shock – ha chiamato la madre con voce rotta dal pianto: “Mamma… ho fatto un casino”. Parole che racchiudono tutta la drammaticità e l’assurdità di quanto accaduto. Pochi istanti prima, il ragazzo aveva sottratto le chiavi dell’auto senza che la madre se ne accorgesse, mentre erano insieme da amici a Villorba. Secondo le ricostruzioni, avrebbe affrontato un dosso a velocità elevata, probabilmente oltre i 100 chilometri orari, perdendo il controllo della vettura e travolgendo il ciclista.

Accuse pesanti e indagini in corso
Il diciottenne, originario di Cuba e da poco arrivato in Italia per ricongiungersi con la madre, non studiava e non aveva ancora trovato lavoro. È risultato negativo ai test antidroga e all’alcoltest, ma ora deve rispondere di omicidio stradale, aggravato dalla guida senza patente. “Il ragazzo è sotto choc — spiega il suo avvocato Fabio Crea — non parla con nessuno, piange e non ricorda nulla. Ha solo una nebbia in testa che non gli permette di ricostruire quei momenti”. Il pm di Treviso, Davide Romanelli, ha disposto il sequestro dei mezzi coinvolti e sta valutando una perizia cinematica per chiarire la dinamica dell’incidente.


Le conseguenze legali e il dolore delle famiglie
L’incidente apre anche uno scenario legale complesso: la compagnia assicurativa difficilmente coprirà i danni causati da un conducente senza patente. La madre, Jessica De la Caridad Reynaldo Miranda, 34 anni, rischia di rispondere civilmente insieme al figlio per incauta vigilanza, a meno che non dimostri di non essere a conoscenza dell’uso improprio dell’auto. Arrivata subito sul posto, ha dichiarato: “Vorremmo chiedere perdono alla famiglia della vittima”.

Comunità in lutto e appello alla responsabilità
Il dolore della moglie di Lapaine e dei figli, Erica e Tommaso, è incolmabile. L’intera comunità scolastica trevigiana ricorda Diego Lapaine come un insegnante appassionato e una persona generosa, innamorata della bicicletta. I vicini della famiglia di Jose parlano di persone tranquille: “Si sono sempre comportati bene”. Ma ora anche su di loro pesa il dramma di questa tragedia.
Dal fronte istituzionale, il governatore del Veneto Luca Zaia ha espresso il suo sdegno: “Non possiamo assoggettarci a questo bollettino di guerra. Io sono a favore degli spot shock su Internet. Che si tornino ad esporre le auto incidentate e le foto dei tremendi danni conseguenza dei sinistri, anche quando non sono mortali”. Un appello forte alla prevenzione e alla responsabilità, mentre resta il dolore per una vita spezzata e una famiglia segnata per sempre da una scelta incosciente.