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“Succulenti compensi!”. L’accusa gravissima di Marisa Laurito a Giorgia Meloni

Pubblicato: 03/09/2025 09:44
Marisa Laurito Meloni Israele

Durante la trasmissione Cartabianca, condotta da Bianca Berlinguer, l’attrice e regista Marisa Laurito ha acceso il dibattito intervenendo con toni molto critici sulla posizione del governo italiano nei confronti del conflitto in Medio Oriente. Le sue parole hanno sollevato discussioni non solo nello studio televisivo, ma anche nel panorama politico e mediatico nazionale.
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Laurito ha accusato l’Italia di essere “assente” in un momento storico delicato, sottolineando come il nostro Paese non abbia assunto una posizione netta sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Le sue dichiarazioni, dirette e senza filtri, si sono inserite in un contesto in cui il conflitto tra Israele e Gaza continua a generare divisioni e polemiche.
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Le accuse di Marisa Laurito

«Purtroppo l’Italia è assente. L’Italia ha venduto armi a Israele. Gran parte della nostra cyber security è stata venduta a Israele con succulenti compensi. Si è astenuta dal riconoscere lo Stato di Palestina. E proprio in questi giorni che Gaza è stata praticamente rasa al suolo, si sentono i nostri politici dire: ‘se non dà fastidio a Israele, forse lo possiamo riconoscere’». Con queste parole, Marisa Laurito ha riassunto le sue critiche all’operato del governo Meloni, accusato di non avere una linea chiara e autonoma in politica estera.

La denuncia si è concentrata soprattutto sul tema della vendita di armi e delle collaborazioni in materia di cyber security con Israele, considerate dalla regista come un segnale di subalternità. A ciò si aggiunge l’astensione dell’Italia nelle votazioni internazionali sul riconoscimento dello Stato palestinese, interpretata come mancanza di coraggio politico.

Il tema del riconoscimento della Palestina

Le parole di Laurito hanno riportato al centro del dibattito un nodo irrisolto: il mancato riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia. Molti Paesi europei hanno scelto di compiere questo passo, ma il governo italiano continua a mantenere una posizione di cautela.

Secondo l’attrice, questa scelta rappresenta una forma di passività che rischia di delegittimare il ruolo internazionale del nostro Paese. Il riferimento agli scontri più recenti a Gaza, descritta come “praticamente rasa al suolo”, ha reso ancora più esplicita la sua condanna, sottolineando l’urgenza di un atto politico che non sia subordinato al consenso di Israele.

Le reazioni e il dibattito politico

L’intervento di Marisa Laurito a Cartabianca ha avuto un’eco significativa, alimentando polemiche e reazioni contrastanti. Da un lato, c’è chi ha condiviso la sua analisi, vedendo nelle sue parole la voce di chi chiede maggiore indipendenza e fermezza al governo. Dall’altro, non sono mancati i critici che hanno giudicato le sue dichiarazioni eccessive, accusandola di semplificare una situazione geopolitica complessa.

Il governo Meloni, fino a questo momento, ha preferito mantenere un profilo prudente sulla questione israelo-palestinese, ribadendo più volte l’importanza della sicurezza di Israele ma evitando decisioni definitive sul riconoscimento di uno Stato palestinese.

Un tema che divide l’opinione pubblica

Le parole di Laurito hanno avuto l’effetto di riportare il conflitto israelo-palestinese al centro del dibattito italiano, con una forte attenzione al ruolo che l’Italia dovrebbe o potrebbe giocare. La questione non riguarda soltanto la politica estera, ma anche l’opinione pubblica, sempre più sensibile davanti alle immagini di distruzione provenienti da Gaza.

Il suo intervento dimostra come il tema del riconoscimento della Palestina e delle relazioni con Israele resti altamente divisivo. A emergere è anche il tema della responsabilità morale e politica di un Paese che, secondo Laurito, non dovrebbe rimanere in silenzio davanti alle sofferenze di civili e popolazioni colpite.

Conclusione

La polemica scaturita dalle dichiarazioni di Marisa Laurito a Cartabianca non sembra destinata a spegnersi rapidamente. Le sue accuse contro il governo Meloni hanno acceso i riflettori su un argomento che, pur essendo da anni al centro della diplomazia internazionale, raramente riesce a trovare spazio nel dibattito politico italiano.

La vicenda conferma come la questione della Palestina e il rapporto con Israele rappresentino un terreno di forte tensione, in cui si intrecciano politica estera, economia e opinione pubblica. L’intervento televisivo ha riaperto una discussione che probabilmente continuerà a lungo, spingendo partiti e istituzioni a chiarire meglio la loro posizione.

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Ultimo Aggiornamento: 03/09/2025 10:15

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