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Addio al celibato si trasforma in incubo, 27enne aggredito da due iene mentre dorme: “Mi sono salvato così”

Pubblicato: 04/09/2025 12:42

La notte è spesso il momento della quiete, quando il mondo rallenta, le luci si spengono e il silenzio avvolge ogni angolo. In quei momenti, il sonno sembra una protezione naturale, un rifugio dal caos della giornata. Ma per alcuni, anche la sicurezza apparente di una notte tranquilla può trasformarsi in un incubo.

La paura e l’adrenalina possono emergere in una frazione di secondo, quando la vita si trova improvvisamente in pericolo. In situazioni estreme, ogni gesto, ogni reazione può fare la differenza tra la vita e la morte, trasformando il sonno in un istante di pura lotta per la sopravvivenza.

Lo scontro con la natura selvaggia

L’episodio è accaduto sabato 30 agosto nella Riserva Naturale di Cape Vidal, a St. Lucia, in Sudafrica. La vittima, Nicolas Hohls, 27 anni, originario di Harburg, si trovava nella riserva insieme al padre per un addio al celibato. Durante la notte, mentre dormiva in tenda, Nicolas è stato aggredito da due iene che sono entrate attraverso una fessura lasciata per la ventilazione.

In pochi istanti, una delle iene ha serrato la mascella attorno al viso e al cranio del giovane, mentre l’altra si è aggrappata alla caviglia sinistra. Nicolas, svegliato dall’attacco, ha reagito istintivamente colpendo i punti deboli degli animali, riuscendo a liberarsi e a sopravvivere.

L’intervento del padre e il ricovero

Le urla hanno immediatamente svegliato il padre, che è intervenuto tempestivamente. Nicolas è stato trovato in una pozza di sangue e trasportato d’urgenza all’ospedale di Ballito, dove i medici hanno riscontrato ferite gravi, comprese profonde lesioni alla guancia, alla testa, alla mano, alla caviglia e alla coscia, per un totale di circa 30 punti di sutura. Fortunatamente non sono state riscontrate fratture ossee.

Il giovane, oggi, racconta di sentirsi in miglioramento: “I medici sono soddisfatti dei progressi e non ci sono segni di infezione. Per ora devo solo riposare e permettere al corpo di guarire. Sono incredibilmente grato di essere vivo e di aver avuto la forza di reagire.”

La pericolosità delle riserve naturali

Nonostante Nicolas frequentasse la riserva fin dall’età di sei anni, l’episodio dimostra quanto possano essere imprevedibili gli incontri con la fauna selvaggia. Gli esperti sottolineano che anche in contesti abituali e relativamente sicuri, gli animali possono reagire in modo aggressivo, rendendo essenziale la prudenza e la conoscenza delle regole di sicurezza nelle aree protette.

La Riserva Naturale di Cape Vidal non ha ancora rilasciato commenti sull’accaduto, mentre la storia di Nicolas diventa un monito sulla fragilità della vita e sull’importanza di reagire prontamente in situazioni di emergenza.

Una testimonianza di sopravvivenza

L’esperienza di Nicolas Hohls, durata appena 60 secondi, ma sufficiente a segnare profondamente la sua vita, è diventata una testimonianza di coraggio e resilienza. Nonostante il trauma fisico e psicologico, il giovane sottolinea come adrenalina e istinto siano stati determinanti per sopravvivere a un incontro ravvicinato con due predatori selvaggi.

“Sto molto meglio e ringrazio di essere ancora qui,” conclude Nicolas, offrendo un messaggio di speranza e consapevolezza sull’importanza della prudenza e del rispetto della natura selvaggia.

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