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“Ho paura della Meloni!”. Lo sfogo shock della deputata italiana

Pubblicato: 04/09/2025 14:08
Benedetta Scuderi Flotilla Israele

Nelle aule istituzionali italiane, il dibattito sulla politica estera continua ad accendersi di toni forti e posizioni nette. Al centro della discussione, la Global Sumud Flotilla, iniziativa di carattere simbolico e politico che punta a portare aiuti umanitari nelle zone di conflitto. Proprio in occasione della conferenza stampa dedicata alla Flotilla, tenutasi in Senato, è intervenuta la parlamentare europea di Alleanza Verdi e Sinistra, Benedetta Scuderi, con dichiarazioni destinate a far discutere.
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L’eurodeputata ha voluto ribadire come la gestione della crisi mediorientale da parte del governo italiano appaia, a suo avviso, non solo insufficiente ma addirittura complice di un sistema che continua ad alimentare violazioni del diritto internazionale. Le sue parole hanno immediatamente suscitato l’attenzione di cronisti e osservatori politici presenti all’incontro.

Le accuse di complicità al governo

Secondo Benedetta Scuderi, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni avrebbe dimostrato di “essere complice” delle azioni israeliane, votando contro l’interruzione dell’accordo Ue-Israele nell’ultimo Consiglio europeo. Una scelta, ha sottolineato la parlamentare, che si allinea alla linea politica americana e che, di fatto, non tiene conto della gravità della crisi in corso.

Scuderi ha sottolineato come il governo italiano disponga di numerosi strumenti per incidere concretamente: dalla possibilità di esercitare pressioni a livello diplomatico, fino allo stop dell’invio di armi che rischiano di alimentare ulteriormente il conflitto. Ha inoltre suggerito l’impiego di imbarcazioni nazionali al posto di navi civili per garantire un trasporto più sicuro degli aiuti.

La questione degli aiuti umanitari

Durante la conferenza, l’europarlamentare ha fatto riferimento anche alle iniziative già messe in campo dal governo italiano, come il lancio di aiuti via aerea, riconoscendo che tale gesto dimostra una consapevolezza della gravità della situazione. Tuttavia, ha ribadito che si tratta di un passo insufficiente rispetto alle necessità di popolazioni colpite da un dramma umanitario di vasta portata.

Secondo Scuderi, il rifiuto di intraprendere ulteriori azioni concrete rappresenta una precisa scelta politica che contribuisce ad aggravare il quadro internazionale. Per questo motivo, ha invitato l’esecutivo a cambiare rotta e a garantire un impegno più incisivo e coerente con i principi del diritto internazionale.

Le minacce di Ben-Gvir e le preoccupazioni

La parlamentare europea ha infine commentato anche le minacce del ministro israeliano Itamar Ben-Gvir, sottolineando la necessità di prenderle “con grandissima serietà”. A suo avviso, il governo israeliano ha più volte violato il diritto internazionale e continua a farlo, rendendo ogni intimidazione un campanello d’allarme che non può essere sottovalutato.

Scuderi ha voluto rimarcare la natura pacifica della Global Sumud Flotilla, evidenziando come si tratti esclusivamente di imbarcazioni civili con l’obiettivo di portare aiuti umanitari. “Non siamo terroristi”, ha precisato, rispondendo indirettamente alle accuse che rischiano di delegittimare l’iniziativa.

Un appello alla responsabilità politica

L’intervento di Benedetta Scuderi si inserisce in un contesto politico particolarmente delicato, in cui il rapporto tra sicurezza, diplomazia e diritti umani continua a sollevare divisioni. Le sue dichiarazioni richiamano alla necessità di scelte coraggiose e di una politica estera che non si limiti a gesti simbolici, ma sappia incidere concretamente sullo scenario internazionale.

Con la Global Sumud Flotilla alle porte, il dibattito rimane acceso e destinato a influenzare le prossime mosse del governo, chiamato a bilanciare alleanze strategiche, responsabilità internazionali e sensibilità dell’opinione pubblica interna.

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